Roma, una app per farsi un selfie ai tempi dell'Impero romano: tre fratelli per la "start up" più innovativa

Venerdì 2 Dicembre 2016 di Enrico Valentini
Roma, una app per farsi un selfie ai tempi dell'Impero romano: tre fratelli per la "start up" più innovativa

Dalla Tiburtina, San Giovanni e i Castelli Romani nasce un’idea in grado di essere utilizzata, presto, non solo tra le meraviglie archeologica di Roma Capitale ma anche nei principali siti turistici europei. Si chiama Atavistic l’App che non ti aspetti e che consente ai tanti turisti che visitano Roma di scattare delle foto o autoritrarsi nei selfie, senza alcun dubbio i più originali di tutti, ritraendo i principali monumenti e alcuni siti archeologici della Caput Mundi così come si potevano ammirare nel periodo più fulgido della loro storia. Al progetto, tra i vincitori del bando indetto dalla Regione Lazio riservato alle aziende “start up” più creative ed innovative nel settore dei Beni culturali, hanno lavorato alcuni giovani professionisti di Roma e dell’hinterland castellano.

I fratelli Crocetti, Riccardo, Massimiliano e Claudio, architetti e informatici di stanza tra il quartiere di san Giovanni e Grottaferrata e l’ingegnere Jacopo Sementilli che collabora da Albano, già premiati, oltre che dal sostegno finanziario della Pisana, anche dall’altro gradimento della Rete dove in molti hanno già apprezzato e condiviso un’idea altamente innovativa e in grado di dare il proprio contributo alla valorizzazione, al tempo dell’era digitale, allo straordinario patrimonio archeologico e artistico dell’Urbe.


Nel panorama praticamente infinito delle App disponibili per smartphone e tablet mancava, infatti, un software che utilizza gli algoritmi giusti per consentire all’utente di ritrarre o autoritrarsi con un selfie utilizzando da sfondo l’edificio, il monumento o l’area così come era visibile nell’antichità. L’applicazione, disponibile a tutti gli utenti già dalle prossime settimane, adesso, viene testata da pochi fortunati che, dopo aver scaricato gratuitamente l’App, possono utilizzarla tra i più noti siti archeologici di Roma tra cui il Colosseo, vari punti dei Fori Imperiali, il tempio di Venere e altri edifici dell’antica Roma. Meraviglie che riemergono come all’epoca dell’ora massimo splendore ma, e questa è un’altra chicca che fa non poca differenza, nel contesto odierno, immortalando magari un taxi o un’auto delle forze dell’ordine che passano dietro al “selfista” o un camion bar che, certo, continua a rendere meno gradevole lo scenario complessivo. Provare l’effetto che fa scattarsi una foto del genere ha un costo molto contenuto: 4,99 euro per fruire di scatti illimitati e dell’intero bouquet o 99 centesimi per una singola posa.

L’App gira grazie ai migliori agenti tecnologici come, tra gli altri, la geolocalizzazione –per guidare l’utente al punto esatto dove eseguire lo shoot fotografico- banche dati collegate alla Rete – per ottenere in tempo reale dei cenni storici di massima o anche più approfonditi sul sito da fotografare- l’ora esatta e le condizioni meteorologiche al momento dello scatto –necessarie per ottenere foto le più riuscite - Nemmeno a dirlo, subito dopo, tutti gli amici con cui si vuole condividere l’originalissima posa saranno catapultati anche loro, in qualunque parte del mondo si trovino in quel momento, nei fasti dell’antica Roma. Un brevetto internazionale quello della new company capitolina che, dopo l’esordio romano e la sua completa entrata a regime, mira a rendere Atavistic un marchio riconoscibile anche dai turisti in visita in altre città europee, prime fra tutte Parigi e Atene.

«Adesso, naturalmente, siamo concentrati su Roma per implementare ulteriormente l’offerta e su alcune città del centro Italia dove alcuni Comuni ci hanno già chiesto di elaborare dei progetti di massima per valorizzare i loro siti turistici – spiegano Riccardo, Massimiliano e Claudio Crocetti-.
Cerchiamo di contribuire, nel nostro piccolo, partendo dalla nostra città, a mettere in pratica quel tanto auspicato desiderio che da più parti ripetutamente si leva, nel cercare di valorizzazione il grande patrimonio archeologico, architettonico e paesaggistico, confidando con il tempo di esportare anche noi un impresa interamente Made in Italy».

Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 21:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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