La sua testimonianza sta scuotendo la Francia e non solo.
Negli ultimi giorni però Cauchy è stata chiamata nuovamente a testimoniare davanti a una commissione d'inchiesta che aveva il compito di identificare "carenze operative all'interno delle federazioni sportive, del movimento sportivo e degli organi di governance sportiva". Angelique ha così raccontato, ancora una volta, di essere stata «violentata quasi 400 volte per due anni» dal suo allenatore. E il suo racconto ora si arricchisce di nuovi terrificanti dettagli: «Sono stati i 15 giorni peggiori della mia vita. Mi violentava tre volte al giorno. La prima notte mi ha chiesto di andare nella sua stanza e non l’ho fatto. E così è entrato lui nella mia. Ero prigioniera, non potevo andarmene quando volevo. Le sere dopo, sembra una follia, ma ci sono andata da sola, e ho fatto quei 13 passi che mi separavano dalla sua stanza per andare a farmi violentare».
L'incubo di Cauchy è iniziato quando aveva soltanto 12 anni: «È successo in nemmeno due o tre mesi. Gli ho detto: "No, non devi, non va bene. Non voglio". Mi disse: "Sai, succede spesso nelle relazioni tra allenatore e allieva"». L'ex tennista ha ricordato di sentirsi «paralizzata» durante gli stupri, con la mente schiacciata continuamente da quei pensieri terribili: «Avevo un piccolo taccuino con gli autografi dei giocatori del Psg, perché andavo a vederli al Camp des Loges. E tra questi fogli ho scritto: ‘Non ce la faccio più, deve finire, farò smettere tutto'. Ho pensato tante volte di uccidermi».
"Me violaba tres veces al día"
El testimonio de la tenista Angélique Cauchy contra su entrenador que ha sacudido a Francia https://t.co/44Xh9n0A3j pic.twitter.com/XBPHLfqOQ1— elDiario.es (@eldiarioes) September 13, 2023
Le violenze di Gueddes non erano soltanto fisiche, ma anche psicologiche: «Per spaventarmi mi ha addirittura detto che avevo l'AIDS. Tra i 13 e i 18 anni ho vissuto pensando di avere l'AIDS». Cauchy ha poi denunciato le istituzioni sportive, che sapevano ma facevano finta di non vedere: «Era noto nel mondo del tennis che il comportamento di Gueddes con le ragazze non era corretto. Ma quando una donna si è lamentata con il presidente del club, la risposta è stata: "Sì, ma ci porta i titoli". C'era sempre chi diceva "Sì, sta con…, esce con…". Ma a 38 anni non esci con una ragazza di 15, tanto meno quando la alleni».