Il referendum del Gazzettino: Angie Capuozzo giocatore dell'anno

Plebiscito per lui davanti a Garbisi e a Cannone

Lunedì 2 Gennaio 2023
Angie Capuozzo

Il referendum del Gazzettino tra gli allenatori (giunto alla diciottesima edizione) incorona Ange Capuozzo. Non poteva essere diversamente, viste le magie compiute in maglia azzurra: è lui il rugbista italiano del 2022. Dodici i tecnici delle squadre di Urc e Top 10 che hanno votato. E stato un plebiscito per l'estremo-ala con 69 voti, a una sola lunghezza dal record di Simone Favaro nel 2016. Ange succede e precede Paolo Garbisi (41), mentre sul terzo gradino del podio sale Lorenzo Cannone (23). Ogni allenatore ha espresso 5 preferenze su una rosa di candidati, a cui poteva aggiungere un nome, ma non votare suoi giocatori. Ecco il risultato nel dettaglio e le motivazioni della scelta.
MARCO BORTOLAMI (Benetton Treviso): «Giocatore del 2022 Ange Capuzzo: l'impatto avuto con l'Italia al Sei Nazioni è stato importante e lo ha fatto vedere anche in seguito. Secondo Paolo Garbisi, sta dimostrando di poter competere a grandi livelli; aver vinto un titolo francese alla prima stagione è stato straordinario. A seguire Andrea Zambonin, Enrico Lucchin e Scott Lyle del Petrarca».
FABIO ROSELLI (Zebre Parma): «In cima al podio metto Capuozzo, capace di creare opportunità in qualsiasi momento e in ogni parte del campo. Secondo Paolo Garbisi, maturato in fretta e in grado di imporsi in uno dei campionati più difficili come il Top 14 francese. Alle sue spalle, nell'ordine, Danilo Fischetti, Tomas Albornoz e Monty Ioane».
UMBERTO CASELLATO (Hbs Colorno): «Numero uno Paolo Garbisi, un giocatore che ha dimostrato di avere tutte le qualità dei campioni. Numero due Manuel Zuliani, ha stupito tutti con le sue prestazioni, ha una presenza sul campo sempre importante. Dietro a loro Lucchin, Davide Ruggeri e Lorenzo Cannone.
ALESSANDRO CASTAGNA (Fiamme Oro): «Al primo posto Zuliani, perché è un giocatore che risolve sempre le situazioni nel momento della verità, soprattutto a livello difensivo. Secondo Lorenzo Cannone, anche lui ha queste caratteristiche, sta crescendo ed è un bel leader. Poi nell'ordine Fischetti, Michele Lamaro e Bautista Stavile, terza linea di Viadana (la scorsa stagione) e Rovigo (questa)».
SALVATORE COSTANZO (Mogliano): «Vince Capuozzo, determinante perché ha portato qualcosa in più alla Nazionale; secondo Federico Ruzza, si è affermato in modo importante nel Benetton ed è un punto di riferimento con l'Italia. A seguire Zuliani, Nicolas Sbrocco del Valorugby e Ignacio Brex».
LUCAS D'ANGELO (Cus Torino): «Capuozzo in testa, il giocatore non standard del rugby che con minori potenzialità degli altri fa la differenza. Poi il polivalente Rhyno Smith, per la sicurezza e l'imprevedibilità che fornisce all'attacco del Benetton. Gli altri tre posti: Lorenzo Cannone, Michele Lamaro e Andrea Trotta del Petrarca».
ULYSSES GAMBOA (assistente, Viadana): «Primo Brex, perché è una sicurezza in difesa e per l'Italia è una priorità, visto che difende più che attaccare nella maggior parte delle partite. Poi Capuozzo, un giocatore che destabilizza le difese. A seguire Stephen Varney, Lamaro e Tommaso Menoncello».
GIANLUCA GUIDI (Transvecta Calvisano): «Il giocatore dell'anno è senza dubbio Capuozzo che sta cambiando i parametri mondiali col suo fisico normale e le doti tecniche. Alle sue spalle Garbisi, un grande giocatore: sa variare il gioco, ha la mentalità di uno che sfida se stesso per migliorarsi. Terzo Ruzza, davanti a Fischetti e Lorenzo Cannone».
ALESSANDRO LODI (FemiCz Rovigo): «Primo Paolo Garbisi: si è affermato in Top 14 vincendo il campionato francese da protagonista e ha dimostrato consistenza nelle prestazioni con la Nazionale. Secondo Capuozzo per le capacità offensive in grado di dare imprevedibilità al gioco d'attacco dell'Italia. A seguire Gianmarco Lucchesi, Fischietti e Brex».
ROBERTO MANGHI (Valorugby Emilia): «Primo Capuozzo, con le sue gambe e l'esplosività ha fatto la differenza nell'Italia. Poi Paolo Garbisi, ormai una sicurezza nonostante l'ancora giovane età. Terzo Brex, quindi Lucchesi e Lyle».
ANDREA MARCATO (Petrarca Padova): «Capuozzo è ormai l'uomo immagine dell'Italia per gli exploit della stagione scorsa e la continuità. Dietro Lorenzo Cannone per la crescita continua: prima o poi prenderà per mano il Benetton e la Nazionale. A seguire Ruzza, Brex e Ruggeri».
CARLO ORLANDI (Sitav Piacenza): «Il mio oscar va a Lorenzo Cannone, che si è affacciato benissimo all'alto livello e ha grandi margini di miglioramento. Dietro di lui Paolo Garbisi, un giocatore importante che fa esperienza in una squadra vincente. Poi nell'ordine Capuozzo, Bruno e Lyle».
(A cura di Ennio Grosso, Antonio Liviero e Ivan Malfatto)
 

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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