Il duellissimo italiano visto da uno che di duelli se ne intende: Max Biaggi. Non c’è palcoscenico migliore del Mugello per assistere alla nuova puntata della sfida tutta tricolore tra Francesco Bagnaia, il campione del mondo con la Ducati trionfatore qui lo scorso anno, e Marco Bezzecchi, vincitore dell’ultima gara a Le Mans.
MotoGp Italia, Mugello: Bagnaia vince la sprint race
È iniziata una rivalità fra i due piloti compagni all’Academy e molto amici fuori dalla pista? Lo scopriremo presto.
«La rivalità con Valentino è vecchia, ma quanto mi manca - ha ricordato l’ex campione romano -. Oggi rimangono solo cose belle, anche se ci siamo letteralmente odiati. Esser stato valentiniano o biaggista ora non importa, ma è stato importante che ogni appassionato si sia identificato in uno di noi e attraverso noi abbia imparato ad amare uno sport unico ed emozionante».
Max, come definirebbe il GP d’Italia in una parola?
«Direi tensione. Quando correvo il Mugello era l’appuntamento clou. Dove la tensione da una parte diventava un motore che mi scatenava l’adrenalina e mi motivava; dall’altra, però, sentivo il peso del dover essere competitivo a tutti i costi per non deludere le aspettative della gente».
Tanti podi al Mugello, tante sfide. Chissà quanti ricordi.
“Ricordo bene la prima vittoria nel 1995 dopo una gara combattuta contro Harada. L’ho spuntata con l’Aprilia solo negli ultimi giri (sul podio poi Max festeggerà con Valeria Marini, ndc)”.
L’ultimo?
«Nel 2005, il mio ultimo anno in MotoGP. Ricordo tanti sorpassi con Rossi, che poi è riuscito a scappare. Quando sei in bagarre per la vittoria, ti può andare bene o meno. Ma quando sei in Italia va bene tutto, l’importante è lottare per vincere».
Cosa pensa del duello Bagnaia-Bezzecchi?
«È una rivalità che adesso sta prendendo corpo e può durare fino alla fine, visto che due forti pretendenti come Marquez e Quartararo sono in difficoltà. Come si dice: quando il gatto non c’è il topo balla, e siccome ci sono gli italiani a noi fa bene che ballino».
La “sua” Aprilia, invece, in questo inizio di stagione ha raccolto “solo” un secondo posto con Vinales a Portimao. Vi aspettavate di più?
«Decisamente. Ma riconfermarsi è la cosa più complicata in questo sport. L’anno scorso è stata la stagione più importante per l’Aprilia da quando è in MotoGP. Ma contiamo di sbloccarci, magari già al Mugello. Ci aspettiamo di poter lottare per il podio come è stato l’anno scorso».
Dall’anno scorso è cambiato il format del weekend, con le Sprint Race.
«Le gare sono passate da 20 a 40: da pilota dico che sono troppe. Sarebbe stato più digeribile farne 5-6, come in F1. Ma è un formato che piace a chi ci guarda in tv, perché durano 25-30’ al massimo e portano via meno tempo, mentre chi va sugli spalti il sabato si ritrova una gara in più da vedere».
It's still tight at the top! ⚔️
With Bez second in the #TissotSprint he'll be fancying his chances of overturning that championship order tomorrow! 🔄#ItalianGP 🇮🇹 pic.twitter.com/pD5A5hsZXf— MotoGP™🏁 (@MotoGP) June 10, 2023
Più divertenti queste gare o quelle ai suoi tempi?
«Nettamente quelle dei miei tempi. Perché correvo io e mi divertivo!» (ride, ndr).
Qualche giorno fa però l’abbiamo vista girare ancora forte in pista a Misano durante l’Aprilia All Stars.
«E ho superato il mezzo secolo! È stata una giornata bellissima, con tanta gente e molta azione in pista. E che verrà ricordata per l’iniziativa solidale in cui abbiamo raccolto 200.000 euro a favore della Protezione Civile dell’Emilia Romagna».