Malagò: «Il calcio si preoccupa? Fa
bene». Il Coni accelera sul taglio

Lunedì 27 Ottobre 2014
Malagò: «Il calcio si preoccupa? Fa bene». Il Coni accelera sul taglio
«Il calcio fa bene ad essere preoccupato e i numeri sono assolutamente chiari in questo senso. Ma penso che abbia i presupposti per dimostrare che si possa fare in futuro qualcosa di più e di diverso. Credo ci sia stata un pò di sottovalutazione». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sui possibili tagli contributivi alla Figc. «Il calcio dal punto di vista finanziario ha dato moltissimo al Paese e bisogna riconoscerlo. Ma subordinare al calcio tutti gli introiti dell'intero sistema sportivo non credo sia onestamente giusto».



«Il discorso è molto semplice: noi siamo un ente pubblico, ci sono delle delibere di Giunta ha aggiunto Malagò a margine dell'evento “;Destinazione Rio”; svoltosi al Foro Italico -. Ci sono elementi oggettivi, per cui mi sembrano ragionamenti poco plausibili. Di certo il calcio si renderà conto che, in un contesto non a favore, quello che si poteva fare il presidente del Coni lo ha fatto. I rapporti personali con il mondo del calcio e i suoi vertici sono ottimi.»



Sul fatto che, come sottolineato stamane dal dg della Figc, Michele Uva, che il calcio per anni ha finanziato le medaglie olimpiche italiane: «È una chiave di lettura giusta se si vedono le cose sotto il profilo di quello che fu il totocalcio, che ha alimentato il sistema del Coni. Ma il totocalcio non c'è più e non mi sembra neanche da qualche giorno. È chiaro che il calcio, dal punto di vista del supporto finanziario, ha dato moltissimo al nostro paese e questo bisogna riconoscerglielo. Detto questo, subordinare al calcio tutto quello che sono gli introiti e i ricavi dell'intero sistema sportivo credo onestamente che non sia il presupposto giusto».
Ultimo aggiornamento: 16:09

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