dal nostro inviato
LIONE La Roma è davvero in crisi. Il 4 a 2 allo Stade des Lumieres è il 3° ko consecutivo, il 4° nelle ultime 5 partite, ne è la conferma. Fisicamente i giallorossi reggono solo nel primo tempo e il Lione li sbrana nella ripresa. Anche l'avventura in Europa League, dunque, si complica, come se non bastasse quanto è accaduto recentemente nelle altre 2 competizioni: in campionato la Juve ha 8 punti in più e in Coppa Italia la Lazio giocherà la semifinale di ritorno con 2 reti di vantaggio. Giovedì 16 marzo, all'Olimpico, serve quasi un'impresa per andare ai quarti: la squadra di Genesio è debole in difesa, ma davanti Lacazette, Tolisso e Fekir sono pericolosissimi. Soprattutto contro una difesa che ha preso 8 gol in 3 partite.
CROLLO ANNUNCIATO
Spalletti decide di insistere sui suoi titolari. Le uniche novità sono Alisson, portiere delle coppe, e Juan Jesus, dentro per lo squalificato Ruediger. Ma, dopo il gol di Diakhaby, le reti di Salah e Fazio non bastano per restare imbattuti nei viaggi all'estero. La Roma scompare nella ripresa. Sfinita e sciatta, si arrende. Tolisso, Fekir e Lacazette firmano la rimonta e soprattutto confermano che la rosa giallorossa è incompleta. Mancano i ricambi dei titolari usurati, da Fazio a Dzeko. Le sostituzioni, tra l'altro, arrivano in ritardo. Sul 3 a 2 e dopo la mezz'ora, Paredes per De De Rossi e Perotti per Nainggolan. E, sul 4 a 2 e a fine recupero, El Shaarawy per Dzeko. Inutile il tris. Davanti al poker, il 1° stagionale.
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