“Fuorigioco”, Malagò: «Chiarezza prima possibile». Tavecchio: «Cose che non conosco»

Martedì 26 Gennaio 2016
“Fuorigioco”, Malagò: «Chiarezza prima possibile». Tavecchio: «Cose che non conosco»
«È fondamentale che tutto sia chiarito prima possibile, anche per fare in modo che gli attuali indagati non diventino dei colpevoli per l'opinione pubblica». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della giunta del Comitato olimpico svoltasi a Cortina, ha commentato la nuova indagine che scuote il mondo del calcio italiano.

«Il mio invito è quello di non essere colpevolisti o giustizialisti», ha detto Malagò. «Ogni indagine non fa bene - ha aggiunto -, non è di certo una bella cosa, danneggia sicuramente l'immagine degli indagati e dello sport, ma non è detto che, alla fine, ci siano dei colpevoli: l'esito non è necessariamente negativo». «Mi chiedo - ha proseguito Malagò - se si tratti della conclusione della vicenda già avviata nel 2012, su presunte anomalie nei contratti da parte di alcune società, oppure ci sia qualcosa di diverso. Questa nuova indagine ci ha colto alla sprovvista. Sta agendo la Guardia di finanza, proprio perché va fatta una analisi tecnica, va verificato se si tratta di un problema di carattere fiscale o altro. È chiaro che la notorietà di alcuni nomi comporta un clamore roboante».

FEDERCALCIO IN SILENZIO
«Ho letto quello che avete letto voi e non posso fare commenti su cose che non conosco»: così, a Potenza, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha risposto a una domanda dei giornalisti sull'inchiesta «Fuorigioco» della Procura di Napoli. Il numero uno della Federcalcio è a Potenza per partecipare all'inaugurazione della nuova sede del Comitato regionale lucano.  
Ultimo aggiornamento: 15:13
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