CREMONA - Chahida Sekkafi ha 16 anni un’italiana nata da genitori marocchini e ha portato sul campo da calcio la sua personale storia di integrazione, coniugando le regole del mondo dello sport con il rispetto per la cultura islamica: Chahida Sekkafi di Sesto e Uniti (in provincia di Cremona) è il primo arbitro in Italia a indossare la calzamaglia e lo hijab, ovvero il velo sulla testa, a integrazione della divisa ufficiale dell’Associazione italiana arbitri (Aia).
«Ha brillantemente superato l’esame a metà dicembre del 2013, ottenendo il patentino, e qualche settimana fa ha debuttato dirigendo una partita del campionato Giovanissimi e per poter portare il velo in campo ha ottenuto un’autorizzazione», spiegano dalla sezione Aia di Cremona.