Berlusconi, Capello: «Gli devo tutta la mia carriera. L’unico screzio per Savicevic: fortissimo, ma correva poco»

«Un giorno mi chiamò e mi chiese di Ronaldo. Gli sconsigliai l'acquisto: era finito. Dopo 24 ore venne annunciato dal Milan»

Martedì 13 Giugno 2023 di Stefano Carina
Capello: «Gli devo tutta la mia carriera. L’unico screzio per Savicevic: fortissimo, ma correva poco»

Lo ha conosciuto bene. Lo ha frequentato, ci ha discusso, ha imparato ad apprezzarlo, è diventato suo amico. Un legame, quello tra Fabio Capello e Silvio Berlusconi, unico. 

Il primo pensiero che le viene in mente?

«C’è poco da dire.

A lui devo tutta la mia vita da allenatore. Dopo 4 anni di scrivania mi chiamò al Milan. La cosa mi stupì ma mi rese orgoglioso. Avevo iniziato con le giovanili poi divenni il vice di Liedholm. Alla fine della stagione 86-87 il Barone stava per essere esonerato e mi venne chiesto se me la sentivo di prendere la prima squadra. Dissi di sì ma quando parlai con Berlusconi chiesi che Nils potesse restare vicino a me almeno sino al termine di quel campionato. Poi tornai alla Mediolanum e mi richiamò quando non me lo aspettavo più».

Un debito che ha poi ripagato tornando al Milan quando era al Real Madrid?

«E non lo avrei fatto per nessun altro al mondo. Quando sei al Real capisci di trovarti nel club più forte del mondo. Eppure, quando arrivò la telefonata, non ci pensai un attimo. Dopo aver vinto la Liga, a malincuore andai dal presidente Sainz e gli dissi “Mi deve lasciare andare, a quell’uomo devo tutto”».

Al di là del calcio chi è stato Berlusconi?

«Un uomo generoso, importante. Aveva una dote, quella di essere unico in tutto ciò che faceva. Dalla politica allo sport, passando per la comunicazione e l’imprenditoria, non c’è stato un campo dove non è stato un innovatore. Si prefiggeva un obiettivo e lo raggiungeva. La sua forza era anche saper scegliere le persone che dovevano lavorare per lui». 

Una volta smesso di allenare avete continuato a sentirvi?

«Certamente. Il mio rapporto con lui è stato sempre caratterizzato dal rispetto e dall’amicizia. È stata una persona che nonostante avesse un potere incredibile, non l’ho mai vista essere arrogante. Quando stavi con lui non eri con Berlusconi ma con Silvio. Una semplicità incredibile, sempre spiritoso, pronto alla battuta, all’aneddoto. Mi fece molto piacere quando mi chiamò per i miei 70 anni. Era poco prima di mezzanotte. Rispondo al telefono e lo sento che mi parla con una voce fioca, debolissima. Era stato operato tre giorni prima. Eppure si era ricordato di farmi gli auguri. “Grazie per tutto quello che hai fatto per noi”, mi disse. Mi commossi».

Un rapporto tra di voi incredibile, eppure qualche volta avrete litigato o no?

«Beh sì (sorride) diverse volte, ma sempre con rispetto reciproco. Forse con Silvio l’unica discussione veramente accesa è stata su Savicevic. Lui voleva che giocasse, io gli dicevo che lo lasciavo in campo finché correva».

A proposito di aneddoti, ne ricorda uno in particolare?

«Il più divertente è quando mi chiamò per chiedere informazioni su Ronaldo il Fenomeno nel 2007. “Fabio cosa mi dici, lo prendo?” mi chiese. E io “Ma no presidente lasci stare. È il calciatore più bravo che ho mai allenato in carriera ma ormai ha staccato la spina. Non è più un atleta, non ha più voglia di allenarsi. Pensa soltanto a mangiare e divertirsi con le donne”. Sento che ascolta, poi mi dice “Grazie Fabio ora ho il quadro della situazione più chiaro”. Pensavo fosse finita lì. Il giorno dopo mi alzo, faccio colazione, sfoglio i giornali italiani e leggo a tutta pagina “Ronaldo al Milan”. Iniziai a ridere da solo».

Ma di questa cosa ne avete più parlato?

«Sì, a modo suo. Mi invitò a Roma. Facemmo una bella passeggiata, con tanto di chiacchierata. Calcio, politica un po’ di tutto. Quando mi stava accompagnando all’ascensore all’improvviso si fermò. Si mise la mano nei capelli (alludendo al fatto che Ronaldo all’epoca si era rasato a zero, ndc), “Ah Fabio, poi su quello là avevi ragione”. Non voleva nemmeno nominarlo. Era fatto così, unico». 

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 07:37
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