Tiago Pinto resta fermo, Gianluca Scamacca no.
L'offerta congrua
La Roma resta dell'idea del prestito perché l'intenzione è di non investire sul centravanti per via del ritorno di Abraham a febbraio. L'Inter quindi è comunque in vantaggio, anche se il "piano A" è Balogun, ma ora dipende dall'Arsenal. I giallorossi premono per il prestito con obbligo di riscatto legato alla Champions, unica offerta possibile ad oggi. Se Pinto non vuole perdere il treno, deve rilanciare, eventualità da escludere al momento. Un costo che si avvicina a 24/26 milioni, troppi, tipo quelli paventati per Morata, per il quale ne sarebbero serviti (o ne serviranno) 21, e c'era già l'accordo con il giocatore, contratto di 4 anni a 5 milioni a stagione. Ipotesi, questa, che resta in piedi. Ma il problema è lo stesso: c'è da incassare, oltre quanto già incassato dalle cessioni di giugno e quelle recenti, Reynods. E in lista, Ibañez e Belotti per le uscite. Monitorati anche Alexis Sánchez (parametro zero, 14 gol nel Marsiglia), ritenuta una pista calda, e Paston Daka, in più torna di moda anche Nzola.