Roma-Milan, De Rossi riparte da Smalling e Bove. Out Ndicka, Huijsen e Cristante ma è "tornato" Lukaku

Giovedì il ritorno di Europa League, la situazione a Trigoria

Martedì 16 Aprile 2024 di Alessandro Angeloni
Roma-Milan, De Rossi riparte da Smalling e Bove. Out Ndicka, Huijsen e Cristante ma è "tornato" Lukaku

Il problema non è solo Ndicka, che ne avrà per un po’ e si spera che il periodo non sia lunghissimo. Per il ritorno con il Milan, De Rossi non avrà nemmeno lo squalificato Cristante, quello che a Udine ha servito a Lukaku un cross che qualcuno ha definito alla Beckham.

Per quanto riguarda la difesa, si ripresenta la stessa situazione della sfida di andata, con l’ivoriano assente, ma a San Siro per squalifica, e con Huijsen non in lista. I centrali a disposizione saranno Mancini, Smalling e Llorente ed è difficile che De Rossi li schieri tutti e tre dall’inizio, appunto, come giovedì scorso, quando in campo sono andati Chris e Mancio.

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IL PRECEDENTE

Cristante, invece, ha lasciato la Roma da sola in una occasione, contro il Verona all’Olimpico, nella prima di De Rossi da allenatore dei giallorossi. In quel pomeriggio, venne schierato al suo posto Bove, l’uomo che ha messo la firma con un gol nel l’ultima sconfitta del Leverkusen, un anno fa. Edoardo, invece, oltre a scendere in campo pure nella gara successiva contro la Salernitana (era squalificato Paredes), è stato schierato titolare a Lecce e a Brighton, poi qualche spezzone con Torino, Monza e Lazio, più in Coppa con gli inglesi nella sfida di andata e un solo minuto la scorsa settimana con il Milan. A differenza di quanto avveniva con Mourinho, Bove fatica a trovare spazio tra i titolari con De Rossi, dal quale è stato più volte elogiato. Daniele a centrocampo si è spesso fidato dei senatori: ha puntato sulla qualità di Pellegrini e sull’esperienza e la sapienza tattica di Cristante e Paredes. Probabile che giovedì tocchi al giovane cresciuto con il papà di Daniele, cioè Alberto De Rossi. A meno che il tecnico della Roma non decida di schierare Pellegrini più basso, andando a comporre un 4-2-3-1 o 4-4-1-1 a specchio con il Milan, e alzando sulla trequarti Dybala, con esterno alto un altro terzino (o lo stesso ElSha come a San Siro).

De Rossi si gioca tanto, come ha detto alla vigilia di Milan-Roma, «ha tutto da perdere e non il contrario». Vuole la semifinale e, in virtù del successo di San Siro, è lecito crederci. E non si farà condizionare nemmeno dal rischio giallo: Spinazzola e Paredes sono diffidati. Sono giorni difficili, psicologicamente per ciò che è successo a Ndicka e fisicamente per gli impegni molto ravvicinati e in più di sarà da fissare la data del proseguo di Udinese-Roma. Dopo il Milan, i giallorossi affronteranno il Bologna nello spareggio per il quarto posto. E i giocatori sanno che dovranno subire uno stress muscolare non indifferente, non a caso a Udine, DDR si è presentato con sette cambi rispetto alla partita precedente. E non a caso, in Friuli, De Rossi non ha schierato Bove proprio per preservarlo in vista dei prossimi impegni. Un altro giocatore tenuto a riposo è Celik, già titolare col Milan a San Siro e indiziato numero uno a ricoprire il ruolo di esterno basso anche all’Olimpico.

ROMELU È TORNATO

Del resto, se tutto ha funzionato una settimana fa, perché cambiare? E allora è facile pensare anche a una conferma di Spinazzola sul lato opposto e di Smalling al fianco di Mancini, con l’inglese che si appresta a giocare la sua terza partita da titolare con De Rossi (Torino, Milan e di nuovo Milan). Sarà proprio Chris a dover stringere i denti in queste settimane, con meno possibilità di essere gestito. Là davanti toccherà ancora a Lukaku, che a Udine ha ritrovato in campionato il gol dopo un lungo periodo: l’ultimo a Monza lo scorso 2 marzo. Con De Rossi, il belga ha segnato solo tre reti in A (e uno in coppa contro il Brighton), contro il Verona oltre a quelli di Monza e Udine.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA