La Champions è sempre lontana, ma la risalita è appena cominciata.
Roma-Empoli, infortunio Aouar: va in tribuna. Mourinho: «Questa mattina il forfait»
A completare l’opera di demolizione dell’Empoli, che va in campo rinunciando ai migliori quasi come rassegnato in partenza, un gol e mezzo di Cristante (il primo è autorete di Grassi che tentava di stoppare una sua incursione), uno di Sanches e infine di Mancini. Ma di fatto la partita dura solo otto minuti, il tempo di segnare un uno due micidiale, con Dybala su rigore e con Sanches, che apre e chiude un’azione da basket. Mou sorride, la sua Roma è tornata a mostrare quella qualità che ha cercato per tutta l’estate, ha fatto vedere un calcio propositivo e continuo per novanta minuti. Giocare con Dybala e con Lukaku ti dà altre garanzie e questo José lo sa, ne è consapevole e i risultati si vedono.
Avere tutti a disposizione senza acciacchi è fondamentale e questo Mou lo ha dichiarato dal primo minuto di campionato: la Roma è una squadra con ottimi calciatori in ogni reparto, un po’ leggerina nel fisico. Mourinho deve solo sperare che tutto fili liscio fino alla fine per vedersi garantito quel posto al sole, che significa prestigio, significa soldi. E chissà, magari anche un Mourinho al quarto atto sulla panchina giallorossa. I sette gol all’Empoli sono il segnale di speranza, uno squillo per dire, ci siamo anche noi. Ora serve solo continuità, nelle gambe e ovviamente nei risultati.