La gara di “un tuffo per due”, cio il team event che prevede un punteggio di coppia, sommando quello dei tre di lui a quello dei tre di lei, ha visto l’Italia classificarsi al quinto posto con Michele Benedetti e Noemi Bakti con 369.60. L’oro è stato della Russia, 416.90, con Viktor Minibaev e Nadezhda Bazhina, figlia d’arte, giacché sua madre e allenatrice Irina Kalinina fu olimpionica (un caso Cagnotto in caratteri cirillici), l’argento dell’Ucraina con 409.75, il bronzo della Germania con 390.95. Quarta la Francia pur se Matthieu Rosset ha esibito il tuffo a più alto coefficiente di dfficoltà dell’intera lista, un 3.8.
La classifica finale è stata stilata dopo sei tuffi, tre per il ragazzo e tre per la ragazza; la coppia saltava uno dopo l’altra o viceversa; l’obbligo era di effettuare tutti i sei tuffi del programma classico, indicati da sigle che vanno dall’1 iniziale al 6; ed il secondo obbligo era quello che ciascuno dei due doveva tuffarsi almeno una volta dal trampolino da tre metri e dalla piattaforma da 10. L’ordine e il tuffo erano lasciati alla volontà dell’atleta.
Per gli italiani il programma era Noemi un carpiato indietro carpiato da 3m (sigla 201.b, difficoltà 2.0), Michele un verticale con salto mortale in avanti carpiato da 10m (612b, coefficiente 2.0), Noemi un triplo mortale e mezzo carpiato da 10m (107b, coefficiente 3.0), Michele un triplo e mezzo rovesciato raggruppato da 3m (307c, coefficiente 3.5), Noemi un triplo e mezzo ritornato raggruppato da 10m (407c, coefficiente 3.4), Michele un doppio e mezzo in avanti con doppio avvitamento carpiato da 3m (5154b, coefficiente 3.4).
Dopo la prima coppia di tuffi l’Italia aveva 90 punti, dopo la seconda 216, sempre intorno alla quinta posizione che poi sarebbe stata la finale.Domani dai tuffi ci si aspetta di più: saranno in gara, da un metro, Tania Cagnotto e Maria Marconi.
Ultimo aggiornamento: 17:37
La classifica finale è stata stilata dopo sei tuffi, tre per il ragazzo e tre per la ragazza; la coppia saltava uno dopo l’altra o viceversa; l’obbligo era di effettuare tutti i sei tuffi del programma classico, indicati da sigle che vanno dall’1 iniziale al 6; ed il secondo obbligo era quello che ciascuno dei due doveva tuffarsi almeno una volta dal trampolino da tre metri e dalla piattaforma da 10. L’ordine e il tuffo erano lasciati alla volontà dell’atleta.
Per gli italiani il programma era Noemi un carpiato indietro carpiato da 3m (sigla 201.b, difficoltà 2.0), Michele un verticale con salto mortale in avanti carpiato da 10m (612b, coefficiente 2.0), Noemi un triplo mortale e mezzo carpiato da 10m (107b, coefficiente 3.0), Michele un triplo e mezzo rovesciato raggruppato da 3m (307c, coefficiente 3.5), Noemi un triplo e mezzo ritornato raggruppato da 10m (407c, coefficiente 3.4), Michele un doppio e mezzo in avanti con doppio avvitamento carpiato da 3m (5154b, coefficiente 3.4).
Dopo la prima coppia di tuffi l’Italia aveva 90 punti, dopo la seconda 216, sempre intorno alla quinta posizione che poi sarebbe stata la finale.Domani dai tuffi ci si aspetta di più: saranno in gara, da un metro, Tania Cagnotto e Maria Marconi.
