Morgan e l'addio ad Amici: «Maria? E' la regina cattiva di Biancaneve»

Giovedì 13 Aprile 2017 di Marco Molendini
Morgan e l'addio ad Amici: «Maria? E' la regina cattiva di Biancaneve»

«Adesso vedo la luce».

Morgan come John Belushi in Blues brothers?
«L'uscita da Amici per me è un lieto fine. Sono stato riempito di messaggi di solidarietà».

Sarà una liberazione anche per Maria.
«Le ho scritto per dirle che mi sembra come la regina cattiva di Biancaneve».

E lei è Biancaneve?
«Si, sono l'amico dei sette nani, voglio fare concerti con loro, mentre lei è nella sua stanza a fare le pozioni magiche».

Ma non se ne era accorto l'anno scorso, quando è stato chiamato con il ruolo di osservatore?
«L'anno scorso sono stato irretito, mi hanno fatto fare cose di livello, ho potuto suonare Bach, dilungarmi su un raffronto fra Tenco e De Andrè».

E quest'anno?
«Ho capito sulla mia pelle cosa vuol dire stare in una tv commerciale. Ho visto cose brutte, da film horror, ho visto la manipolazione, sono stato frustrato, non mi facevano frequentare i ragazzi, poi mi facevano vedere dei video dove loro si lamentano di me e, in scena, aizzavano personaggini che mi contestavano. Era inevitabile che finisse con un putiferio».

Ieri i suoi ragazzi si sono lamentati con le agenzie di stampa del suo comportamento.
«Quello che dicono non è la loro voce diretta, vivono in una situazione buia. Hanno fatto di tutto per farci litigare. Non mi permettevano di incontrarli, ogni volta che lo chiedevo facevano orecchie da mercante. Ho proposto pezzi sofisticati che avrebbero avuto bisogno di essere spiegati, ma non avevo modo di farlo. Mi censuravano, come quando ho proposto Hey you dei Pink Floyd, mi sembrava un pezzo perfetto per unire i figli ai padri, spiegando il significato di The Wall. C'era gente che non sa nulla di musica che mi spronava, pensando al prodotto televisivo: dicono che non ti sopportano, vai da loro, digli che fanno o come dici tu o se ne vanno. I ragazzi fanno parte di un sistema, accecati dall'idea del successo, ma vivono come segregati, come schiavi, in case con telecamere e senza finestre. Non possono usare neppure i cellulari. Poi vengono buttati in scena messi sui banconi. Vivono nel panico, altro che talento. Che si vergognino».

Morgan, la rabbia la sta facendo esagerare.
«Non è così. Voglio che ci vadano gli ispettori sociali a vedere qual è la situazione. Anche i genitori devono chiedere informazioni. Che fine ha fatto Strego, l'eliminato della prima puntata? Lo tengono ancora lì? Perché?».

Ma prima dello showdown di domenica non avete avuto un confronto con Maria?
«Dopo la prima puntata le ho scritto un sms: sono spaventato, le ho spiegato, perché tutti mi facevano i complimenti, mi dicevano sei un grande. Ma per che cosa? Non ho potuto fare un omaggio a George Michael, non ho cantato una canzone di Modugno. Sono stato un grande perché mi sono fatto sbranare come volevano loro?».

E Maria che le ha detto?
«Lei è una persona colta, ci si riesce a dialogare, ma ha messo in piedi un meccanismo infernale. Mi ha chiesto: cosa è che ti preoccupa. Le ho risposto: il tuo pubblico che è un non sense, ti torna addosso quello che gli hai dato in questi anni».

Lei i ragazzi del pubblico li ha definiti bimbiminkia.
«Ma io non sapevo neppure cosa significa questa parola. Maria li chiama così. A un certo punto l'ho detto: vi chiamano così, ma non hanno il coraggio di dirvelo, io invece lo dico in faccia»

Adesso è finita.
«A me non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale, solo a mezzo stampa».

Ma perchè ci sono voluti due giorni prima di arrivare a chiudere definitivamente? C'è stata una trattativa?
«Hanno avuto due giorni di strizza. Io, nel frattempo, ho scritto anche dei racconti. Come Kafka ho potuto raccontare il Palazzo e come sono brutti quelli che ci stanno dentro. Questa è la tv commerciale. Invece c'è bisogno di servizio pubblico, di Rai. Mettiamo un sonetto di Shakespeare dove c'è il vuoto cosmico culturale».

Nessuno dei suoi colleghi che fanno parte del cast di Amici si è mai lamentato.
«Finchè sono burattinabili stanno lì, anche perché sono pagati».

Emma prenderà il suo posto.
«Non conosco l'opera di Emma. Piuttosto ho conosciuto un tal Rudi Zerbi che fa battute fuori luogo. Ho pensato a Goebbles che dava del tiranno a Pertini».

Farà altri talent?
«Nelle fabbriche e faccio vincere il miglior operaio. Ma Strego dov'è?».
 

Ultimo aggiornamento: 17:16