Bud Spencer, la carriera dagli esordi alla consacrazione

Lunedì 27 Giugno 2016 di Francesca Spanò
Bud Spencer, la carriera dagli esordi alla consacrazione


Il gigante buono se n’è andato, ma con lui non muore la leggenda dell’eroe che piaceva a tutta Italia, bambini compresi. Da ben tre generazioni. Bud Spencer, con i suoi film cult fatti di botte, tante, ma anche di buoni sentimenti si batteva contro le ingiustizie e difendeva i valori tradizionali. E da una vita avventurosa era passato al piccolo schermo indossando i panni dell’amico pronto a difendere i più deboli. Quello, insomma, che tutti volevano avere. Ex atleta olimpico, ma anche pilota di elicotteri e autore di canzoni ha iniziato alla fine degli anni Sessanta con il collega e compagno di set, Terence Hill. Carlo Pedersoli, questo il suo vero nome, era stato persino un nuotatore e pallanotista, tanto da aver partecipato a due edizioni delle Olimpiadi, ad Helsinki e Melbourne. Poi è diventato un vero mito, superando i confini nazionali e facendosi conoscere in tutto il mondo per le sue interpretazioni.
 

 


Dai primi film alla consacrazione

Il primo vero successo è stato Lo chiamavano Trinità, un vero cult, tanto da portarlo a girare il seguito un anno dopo, Continuavano a chiamarlo Trinità, un film pioniere del genere spaghetti-western. Bud si trasformò, dunque, in una star internazionale amatissima dalla Germania fino alla Nigeria nel giro di una manciata di mesi.
Con Mario Girotti, al secolo Terence Hill, in realtà aveva cominciato nel ’67 con Dio perdona..io no! E quel sodalizio lo aveva convinto a proseguire nella strada di attore. Con una recitazione semplice e incisiva, lungometraggio dopo lungometraggio costruiva una carriera fatta di ben 40 anni di riconoscimenti. Del resto, anche il suo aspetto lo ha aiutato molto e non solo la mimica in cui eccelleva. Era alto 1,92 metri di altezza, per 137 chili. L’uomo dall’animo d’oro che però sapeva difendersi con forza era un personaggio mitico che diventava finalmente realtà, che si chiamasse via via Piedone, Banana Joe o Bomber.

Le altre pellicole

Con Dario Argento è passato al thriller con 4 mosche di velluto grigio ed è stato attore principale ne Torino Nera di Carlo Lizzani. Famosa è anche l’accoppiata con la figlia Diamu Spencer in Superfantagenio e Un piede in paradiso, più recenti. Sempre negli anni Settanta, invece, in tanti ricordano Piedone lo sbirro, Piedone a Hong Kong, Piedone l’africano e Piedone d’Egitto. E, ancora, ...più forte ragazzi! , ...altrimenti ci arrabbiamo!  e I due superpiedi quasi piatti. Come dimenticare, poi, Io sto con gli ippopotami e Anche gli angeli mangiano fagioli. Nel 1997 ha fatto pure un cameo in Fuochi d'artificio, di Leonardo Pieraccioni. I titoli noti potrebbero continuare a lungo, del resto Bud Spencer è stato ricordato come uno degli attori più famosi del mondo e nel 2010, ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Con lui se ne va un pezzo di storia del nostro cinema, ma resta vivo il ricordo, quello di un uomo che si è fatto apprezzare da tutti, che è entrato nelle case degli italiani in punta di piedi e in quattro decenni è diventato quasi uno di famiglia, da voler bene e non dimenticare mai.
 
 

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 00:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA