Aree montane: Regione, pronti a supporto progetti con fondi Ue

Lunedì 22 Aprile 2024


Pordenone, 22 apr - La Regione continuerà a mettere in campo azioni sempre più mirate che possano supportare e agevolare i Comuni delle aree montane rispetto allo sviluppo delle progettualità legate ai finanziamenti dei Fondi europei. In particolare, si agirà per individuare quelle figure professionali esterne alle amministrazioni che possano contribuire a seguire gli iter, spesso piuttosto farraginosi, per presentare i progetti e ottenere le risorse necessarie a realizzarli sui territori. E' quanto, in sintesi, hanno espresso gli assessori regionali alle Risorse agroalimentari con delega al Servizio della montagna e alle Infrastrutture e territorio, partecipando questa mattina a Pordenone all'incontro "Prospettive di sviluppo dei territori e attivazione di progetti finanziati con fondi europei" convocata dal prefetto di Pordenone Natalino Domenico Manno e al quale hanno partecipato i due presidenti della Comunità di montagna delle Prealpi friulane orientali e della Magnifica Comunità di montagna delle Dolomiti friulana del Cavallo e del Cansiglio, oltre a diversi sindaci dei Comuni della montagna pordenonese. Un incontro voluto per affrontare alcune criticità, in particolare legate alla carenza di personale nelle amministrazioni e quindi alle difficoltà di sviluppare le progettualità legate ai finanziamenti europei.

Rispetto all'evidenziato tema della difficoltà nel reperire personale amministrativo, secondo l'assessore alle Risorse agroalimentari, la Regione ha già aperto un confronto, attraverso l'assessorato al Personale, e attuato azioni per rispondere alle esigenze, in particolare, della Comunità di montagna che hanno un ruolo centrale nella definizione delle politiche di sviluppo. Comunità che, con strutture più complesse rispetto ai piccoli municipi, possono formare e specializzare personale per promuovere azioni e dare risposte ai bisogni e alle esigenze tipiche della montagna.

Nel frattempo, saranno rafforzati alcuni strumenti già operativi legati sia alle figure esterne dei tecnici di supporto, sia alle Aree interne dove esiste già un percorso con l'obiettivo di guidare le progettualità. Per quanto riguarda i Fondi comunitari, il ruolo principale è in capo al Gal di Montagna Leader: il Gruppo di azione locale come società consortile, ha ricordato l'assessore con delega alla Montagna, è una sorta di collettore territoriale che partecipa alle programmazioni europee supportando le amministrazioni comunali nello sviluppo delle progettualità.

Inoltre, si sta anche utilizzando parte dei Fondi del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per sostenere le strutture tecniche di assistenza e supporto ai Comuni. E' però necessario, secondo l'assessore, individuare e realizzare linee di sviluppo e progetti univoci e coerenti, che abbiano davvero una visione territoriale d'insieme e che sappiano guardare oltre il singolo Comune. Altrimenti l'efficacia delle azioni non riuscirà a fare quel necessario salto di qualità.

Per l'assessore alle Infrastrutture, la difficoltà di reperimento del personale riguarda tutte le pubbliche amministrazioni, con un aggravio maggiore per i piccoli Comuni delle aree montane. La Regione raccoglie l'appello delle due Comunità di montagna del Friuli occidentale per cercare di dare risposte non solo attraverso le recenti norme in materia urbanistica ed edilizia (che pure hanno agevolato per i piccoli Comuni le procedure degli appalti e nelle fasi progettuali) ma anche attraverso un ruolo di coordinamento che possa aiutare la partecipazione e lo sviluppo dei progetti europei. L'esponente della Giunta regionale con delega al Territorio, nel suo intervento, ha ribadito che dove la Regione può sgravare i Comuni, come accade con le Reti delle stazioni appaltanti, cercherà di farlo sempre in più occasioni. La direzione regionale alle Infrastrutture proseguirà, è stato assicurato dall'assessore, sempre di più ad accompagnare i Comuni fornendo il supporto di personale anche attraverso una task force regionale sul modello di quella che è stata costituita relativamente ai progetti del Pnrr. L'altra strada indicata è l'individuazione di figure professionali esterne alle Comunità montane e ai municipi affinché diano il supporto necessario a seguire gli iter delle opere pubbliche. ARC/LIS/gg

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