La lezione di Anna Marchesini: «Amo la vita e andrò nei teatri a raccontarla»

Martedì 26 Novembre 2013 di Marco Molendini
Anna Marchesini ospite di Fabio Fazio

​In tempi di sfacciato esibizionismo (tutti i panni si lavano in pubblico) Anna Marchesini, ospite di Fabio Fazio, ha dato una lezione di vita. L'attrice, appena sessantenne, da tempo assente dalle scene nazionalpopolari, ha lanciato una testimonianza di gioiosa energia, servita con il sorriso: «Sono obesa di vita, ne sono così interessata che me ne interessa anche la morte». E la sua presenza da Fazio, ieri, ha fatto scalpore nel vederla così attaccata alla sua leggerezza (il video del programma è stato cliccatissimo sul web e su twitter c'è stato un vero e proprio tsunami di commenti). Nel frattempo, Anna si è costruita un nuovo convincente mestiere, quello della scrittrice, mettendo a frutto le sue tante letture, da Pirandello a Proust, ed è arrivata anche con un certo successo al terzo libro, Moscerine, raccolta di nove storie fra ironia e minuziosa analisi dei dettagli e dei comportamenti. «Non sono una frequentatrice di Internet, però oggi ho ricevuto una marea di telefonate. Lo ammetto, sentire l'affetto vero mi emoziona, anzi forse lo sento più che nel passato e, ieri, quando ho visto il pubblico di Fazio che mi gridava brava ne sono stata felice. Ma non sono una narcisista, detesto l'autoreferenzialità. Però amo le cose che faccio».

 


La scrittura è un'avventura che l'ha liberata anche dall'ingombro del passato: «Sono stata contenta quando una casa editrice ha rifiutato il mio primo romanzo, Il terrazzino dei gerani timidi. Così, quando la seconda l'ha pubblicato, voleva dire che gli interessava davvero, non perché l'aveva scritto Anna Marchesini».



AMORE E DOLORE

Anna ama il suo lavoro, ma anche la vita: «Il dolore dilata i confini della vita, non va contro.
Questa è una cosa che sento profondamente. Sono sempre stata attaccatissima alla vita e ho sempre desiderato approfondirne il senso, sfruttando anche i miei studi di psicologia. Non è vero che in profondità ci sono i pesci neri». Aggiunge: «Voglio crescere, invecchiare in maniera sciamana. Non voglio inacidirmi e voglio sentirmi una vecchia signora segaligna a cui si sta vicini volentieri. Ho ancora un po' di strada da fare». E, lungo questa strada, ci sono altri progetti. Però niente tv, se non le visite al salotto di Che tempo che fa: «No, in generale non farei nulla, a parte qualcosa con Fazio, nella tv di oggi. Nessuno mi garantirebbe di poter parlare liberamente. Per esempio della retorica del femminicidio. Piuttosto voglio portare a teatro questo racconto, Da sola, di cui ho letto qualcosa in tv e che, accompagnata dal trio di jazzisti Air de mar, ho già recitato a Crema, ricevendo venti minuti di applausi. L'anno prossimo andrò in giro nei teatri, a cominciare dal Piccolo di Milano». E con gli amici del Trio, Massimo Lopez e Tullio Solenghi? «Ci sentiamo, ci vediamo, giochiamo sempre assieme. Mi piacerebbe scrivere una commedia per noi. E non è detto che fra qualche anno non succeda. Ma non si può replicare quello che facevamo una volta. Un po' perché nella tv di oggi non saprei che spazio trovare. Un po' perché allora la parodia della tv aveva un senso. Adesso i comici sono sfortunati cosa c'è di più comico di chi viene condannato e fonda un partito?».

Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA