Raggi, lacrime di rabbia e speranza
ma attenzione al riso amaro collettivo

Venerdì 24 Giugno 2016
Raggi, lacrime di rabbia e speranza ma attenzione al riso amaro collettivo
Le lacrime della Raggi. Il pianto di Virginia. La commozione della sindaca. E' la foto, anzi il frammento, che rimarrà nella secolare storia del colle più importante di Roma. Insieme alla faticosa pedalata di Ignazio Marino e ai saluti romani che benedirono Gianni Alemanno, giusto per non andare troppo in là con l'album dei ricordi.

Ecco, le vertigini del primo sindaco donna di Roma, il tuffo al cuore che ha provato quando si è affacciata dal balconcino della sua nuova stanza con vista Fori, sono un impasto di tante cose. Quelle lacrime sono un mix di rabbia (dei romani) e di speranza (sempre dei romani) che hanno mandato al governo della Capitale la «cittadina» Virginia, nuova dea del M5S. La sua sfida sarà proprio questa evitare che il pianto collettivo (bello, spontaneo, dolce e così umano, molto da mamma) si trasformi in un altrettanto riso amaro generale.  Che da queste parti travolge tutti, con una certa facilità.
Ultimo aggiornamento: 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA