Roma, serpente “nascosto” tra i vestiti: panico in una villa di Fonte Nuova. L’esperto: «Non lasciate mai le porte aperte»

Le ricerche - lunghe e laboriose - per trovare il rettile, poi catturato e liberato in un’area naturale nel territorio di Morlupo, in passato “protagonista” di incendi

Sabato 2 Settembre 2023 di Alessia Perreca
Il biacco catturato in una villa in località Fonte Nuova e poi liberato a Morlupo

La richiesta di aiuto è arrivata nella tarda serata di giovedì quando, poco dopo le 22, una donna ha telefonato ai carabinieri di Monterotondo per segnalare la presenza di un serpente all’interno della sua abitazione, in località Fonte Nuova. Un biacco era entrato dalla porta di casa - lasciata aperta - e si era andato ad infilare all’interno del sottoscala della villa dove ci sono scatoloni contenenti oggetti e indumenti.  Una visione improvvisa e soprattutto inusuale che ha gettato la padrona di casa nel panico.

Il biacco, ( non velenoso, ndr) giovane, di circa 50 centimetri, è stato ritrovato dopo un’ora di ricerche. «È stato un lavoro lungo e laborioso, abbiamo dovuto tirar fuori ogni indumento, ma sono riuscito a catturare il rettile. L’ho preso con le mani e mi ha morso», spiega al Messaggero l’etologo Andrea Lunerti intervenuto per mettere al sicuro la dimora e tranquillizzare la signora. «Non potevamo perdere tempo: il serpente poteva nascondersi in altri posti e diventava difficile il recupero. Bisogna - sottolinea l’esperto - fare attenzione a non lasciare mai le porte di casa aperte e munirsi sempre di zanzariere. I rettili si avvicinano, in particolare modo in questo periodo, nei siti domestici alla ricerca di piccole prede».

Serpente a Roma, panico in un'abitazione a La Storta: un biacco "intrappolato" tra la finestra e la zanzariera

Dunque, un sospiro di sollievo per la signora mentre il serpente è stato liberato ieri mattina nel territorio di Morlupo. «Si tratta di un’area verde, in passato, “protagonista” di incendi devastanti che hanno causato la scomparsa di tanti rettili e la conseguenza di un disequilibrio naturale». «I serpenti - specifica l’esperto - insieme alle tartarughe sono coloro che subiscono di più gli effetti degli incendi. Riescono a difendersi di meno dall’arrivo del fuoco perché si nascondono sotto i cespugli. Un luogo - aggiunge Lunerti - dove diverse specie vengono a mancare a causa dei disastri naturali e dove prendono il sopravvento piccoli roditori che causano una distruzione delle risorse».

BOOM DI SERPENTI NELLE ABITAZIONI DELLA CAPITALE, ECCO LA SPIEGAZIONE

Prima le api, poi le vespe Orientalis e qualche nido di calabroni, ma un altro “interprete” particolare di questa calda estate è stato il biacco. Il rettile - non velenoso - ha reso concitate le giornate d’agosto di tantissime persone. Tante le segnalazioni ai numeri d’emergenza e qualche cattura per allontanare definitivamente l’inconsueta presenza dal proprio sito domestico. Gli ultimi avvistamenti risalgono a pochi giorni fa nelle spiagge di Ladispoli e in un’abitazione ad Anguillara. Come non dimenticare la presenza del serpente nella stanza dell’ospedale San Camillo e i cinque rettili nella terrazza di una casa nel quartiere Torre Gaia, a Roma.  

«Il periodo è quello della riproduzione», ricorda ancora una volta l’esperto Lunerti: «le uova si schiudono e nascono i cuccioli che vanno ad infiltrarsi ovunque, in particolare modo vicino ai centri abitati ricchi di lucertole e gechi».  Animali che si muovono indisturbati seminando paura e panico. «Spesso sono attratti dai luoghi umidi alla ricerca di risorse alimentari, ma non bisogna mai "improvvisarsi " con metodi fai da te per catturarli o ucciderli. Il morso del biacco, seppur non velenoso, è comunque ricco di batteri con la conseguenza di infezioni importanti per il nostro organismo». «Uccidere un serpente - conclude - è un reato penale».

Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA