Se non era la scusa delle "chiavi cadute in terra", erano le richieste sulle indicazioni stradali. Il tempo di attrarre l'attenzione del turista o dell'anziano di turno e il colpo veniva messo a segno. Velocemente dopo un attento studio delle vittime. Per mesi hanno preso di mira comitive di stranieri, sottraendo loro zaini e borse perfino nelle hall degli hotel, e derubando anziani soli all'uscita dei supermercati o nelle aree parcheggio degli stessi. E per mesi si erano ridistribuiti compiti e ruoli perfino le zone dove entrare in azione con macchine intestate a teste di legne o nomi fittizi e cellulari usati esclusivamente nelle "giornate di lavoro". Che fruttavano un bel po' di soldi considerato poi l'uso che immediatamente veniva fatto con le carte di credito o i bancomat. Prelievi immediati anche di migliaia di euro e spese "folli" in negozi di alta moda, oggettistica ed elettronica. Merce che poi veniva rivenduta sottobanco o indossata. È da una denuncia che nel 2022 è partita l'indagine dei Falchi della Squadra Mobile che ha permesso alla polizia di sgominare due "batterie" di sudamericani. Sette gli arresti per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati ed indebito utilizzo di carte di credito e altri strumenti di pagamento e un uomo ancora da trovare.
Furti di valigie ai turisti: presa la banda degli hotel. I colpi fra le comitive nelle hall
Sgominate due batterie di sudamericani: 7 arresti, un componente ancora libero
Sabato 3 Febbraio 2024 di Camilla MozzettiIn un caso la vittima è stata la compagna di un direttore di una struttura alberghiera a cui fu riservata la tecnica dello "strappo" o «strappone veloce» come lo chiamavano ovvero lo scippo repentino della borsa. Per gli anziani, invece, si prediligevano persone sole magari all'uscita dei supermercati o nelle zone parcheggio delle stesse. Durante le "operazioni" o il "lavoro di giornata" come veniva chiamato, i gruppi usavano in tutte le fasi dei cellulari "citofono" per comunicare la vittima prescelta, dove si trovava, dove teneva la borsa, come colpirla. Puntavano a borse e zaini e naturalmente ai cellulari. Proprio grazie a questi riuscivano a risalire ai codici di carte di credito e bancomat che venivano poi svuotati negli sportelli o usati nei più disparati negozi. Gli arrestati, compreso l'ottavo uomo che è riuscito a scappare, hanno fra i 28 e i 50 anni, agivano con nomi in codice "Pepe", "Sami", "El Gordo", "El Gato" e sono tutti originari di Cuba o del Perù. Nei furti usavano auto prese a noleggio o intestate a persone fittizie.