Un autunno (e un’estate) senza precedenti: le localizzazioni e le rimozioni di nidi di vespe (Orientalis, Germanica e Crabro) sono state numerosissime. E l’ondata imenotteri non è ancora terminata: l’ultimo caso arriva da Riano dove un uomo era entrato all’interno di un magazzino agricolo per effettuare lavori di ripristino e tra una cyclette in disuso e diversi scatoloni pieni di polvere, ha scovato un nido di calabroni europei all’interno di un cartone. «Una colonia davvero grande: circa 700 insetti che ho dovuto neutralizzare», spiega al “Il Messaggero”, l’etologo Andrea Lunerti intervenuto, due giorni fa, per mettere in sicurezza l’edificio.
Cosa è successo
Situazioni e luoghi del tutto inusuali dove ci si può aspettare di tutto tranne che ritrovarsi con un nido di calabroni europei dentro a uno scatolone. È quanto accaduto, nella giornata di lunedì, a un uomo, mentre si stava recando in un magazzino agricolo a Riano per riordinarlo.
«Le Regine era pronte a nascere e si sarebbero successivamente accoppiate per dare vita alle future colonie». Il calabrone europeo, ribattezzato come il “gigante buono”, rispetto alle orientalis e alle germaniche è l’insetto che non tende ad aggredire nell’immediato coloro che tentano di invadere il nido. «In questi casi - specifica l’esperto - gli insetti effettuano voli di dissuasione per “avvertire” l’eventuale intruso di rimanere a distanza. Ero a pochi centimetri dall’ingresso del nido e due sentinelle si erano alzate in volo, ma senza alcun intento aggressivo. Questa specie diventa pericolosa solo ed esclusivamente quando - accidentalmente - andiamo a disturbare la loro colonia».
Il precedente
Due giorni fa, a Morlupo, un uomo è stato aggredito da un gruppo di calabroni europeo mentre raccoglieva castagne. E' riuscito a scappare e mettersi in salvo rifugiandosi dentro la sua auto. L’albero di castagno, secolare e più volte finito sotto attacco dei cinghiali, è stato ora sottratto anche dall’invasione vespa Crabro. «Nel corso di questa stagione la consistenza numerica di questi nidi arriva a cifre impressionanti: tra gli 800 e i 1000 individui nel pieno del loro ciclo vitale».