Sono ovunque e per fermare l’emergenza bisognerà attendere l’arrivo delle piogge e delle temperature fredde: i nidi di vespe (Orientalis, Germanica) e calabrone europeo hanno tenuto sotto scacco diversi quartieri della Capitale e si sono spostati anche in campagna, perfino al sud dell’Italia. L’ultimo caso arriva da Morlupo dove un nido di vespa Crabro è stato scovato nel sottotetto di una mansarda in legno di un’abitazione.
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Vespa crabro, le caratteristiche
Ribattezzata il “gigante buono” poiché considerata pacifica rispetto alle altre specie e raramente l’attacco avviene in modo deliberato, la Vespa crabro è solita nidificare nelle cavità degli alberi, solai, vecchi edifici e, raramente, sottoterra. Le sue dimensioni sono notevoli e raggiungono fino a 3,5cm di lunghezza mentre il corpo è tozzo e l’addome presenta righe gialle e marroni. Ma attenzione a non calpestare - seppur accidentalmente - il nido o distruggerlo ( volontariamente): il loro pungiglione può colpire più volte la pelle umana e può iniettare una grande quantità di veleno. «Solitamente - specifica l’etologo Lunerti - compiono voli di dissuasione. Tre oppure cinque soggetti si avvicinano all’intruso per fare comprendere all’uomo che deve rimanere distante». «Quando vengono a contatto con le attività umane, in particolare modo, al calar del sole, sono disorientate a tal punto che il loro sistema di orientamento subisce un vero tilt. Iniziano, dunque, a girare vorticosamente attorno alla luce e possono colpirci. Sono imenotteri - prosegue ancora Lunerti - che si muovono agilmente anche nella notte».
Nido di Vespa germanica ad Aprilia
L’immagine arriva da un gruppo social: un grosso nido di Vespa germanica è stato scovato ad Aprilia, a 40 km da Roma. Dalla foto è possibile notare la grandezza del nido. «Le grosse risorse alimentari e gli spazi a disposizione favoriscono la costruzione del nido. Quando la famiglia è molto forte e in ottima la salute nascono colonie enormi e posso regnare più Regine in una stessa colonia», conclude l’esperto.