Roma, il caso dei tram. I residenti di Lungotevere Arnaldo da Brescia: «Rumori e crepe in casa, è il nostro incubo»

La rabbia dei residenti: «Svegliati ogni mattina all'alba dal transito delle vetture»

Giovedì 13 Luglio 2023 di Giampiero Valenza
«Rumori e crepe in casa, il tram è il nostro incubo». Viaggio sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, dove passano le linee 10, 2 e 19

Lungotevere Arnaldo da Brescia, di fronte a Ponte Matteotti. Da lì passa il tram 10 che viene da viale Regina Margherita, Parioli, via Flaminia e che poi prosegue verso piazza Risorgimento. E anche qui i residenti soffrono proprio come quelli del tram 2, per il passaggio delle prime corse al mattino. Lo sferragliamento sveglia tutti quelli che abitano da quelle parti. «Succede ogni giorno», dice Anna, una delle residenti di quell'angolo di città.

ALTERNATIVE

Tommaso del Giudice ha 83 anni e sbotta: «Serve un'alternativa. Quale? Bus elettrici o ibridi, quelli di cui tanto si parla per la transizione ecologica e che potrebbero essere la soluzione per evitare che ci possano continuare ad essere tram, mezzi così impattanti per Roma». Due linee gli passano vicino casa: il 19 e il 2. I binari del primo sono quelli che per lui sono davvero fuori da ogni portata, con un caos continuo che lascia un po' di tregua solo per qualche ora, durante la notte.

 

IL CAOS

«Basta passarci vicino per capire che il rumore è davvero insopportabile», tuona del Giudice, che segnala anche il degrado dettato anche dall'acqua che viene spruzzata per cercare di attutire i rumori. «Si accumula insieme all'olio e l'asfalto diventa così un disastro - aggiunge il residente - è scivoloso, un pericolo per chi attraversa». Superata piazza delle Cinque giornate e c'è viale delle Milizie. Anche da queste parti c'è un coro di «no» al tram: i suoi passaggi vengono visti con sempre più angoscia da chi ci abita. «Roma dovrebbe avere più linee di metropolitane, non mezzi di superficie su binari che dividono la città - racconta un uomo che giusto qualche minuto prima era passato all'edicola per comprare il giornale - Lo sferragliamento del tram ha un rumore orribile, ormai me lo sogno pure la notte.

La preoccupazione (oltre per il rumore che rende tutto più invivibile) è sulle vibrazioni: siamo preoccupati perché possono esserci crepe nei palazzi che magari, di primo impatto, possono non essere subito associabili al passaggio di questi mezzi pesanti».

Lungo i binari l'asfalto ha continue crepe che rendono pericoloso il viaggio per i motorini provocando sbandamenti e incidenti. Quello tra Ponte Matteotti e lungotevere Arnaldo da Brescia è l'incrocio dell'incidente che ha coinvolto l'attaccante della Lazio Ciro Immobile lo scorso 16 aprile. Ormai per chi abita nel quartiere è diventato "l'incrocio dell'incidente di Ciro", così come lo descrivono due ragazzi tifosissimi della squadra biancoceleste. Indicano il luogo dove avvenne lo scontro tra un mezzo del tram 19 e il Land Rover Defender guidato dal calciatore. Oggi di quel sinistro c'è solo il ricordo. Ma ciò che resta, e che continua a essere come un tarlo per chi ci vive, è lo sferragliamento del mezzo pubblico. «Il rumore è incessante, rende impossibile vivere, il Campidoglio deve trovare soluzioni che possano permettere alle persone di continuare a stare qui e di incidere sulla mobilità in maniera positiva, senza arrecare danni. I rumori e le pozze d'acqua sono il prezzo che non vogliamo più pagare», commenta una donna sul luogo dell'incidente del calciatore.

Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA