Pedoni travolti a Roma: la vita della donna arrestata tra droga, pilates e shopping

Mercoledì 31 Maggio 2017 di Alessia Marani
Mazzuccato

Louise Alexandra Mazzucato, 43 anni, è stata arrestata. É accusata di lesioni gravissime, omissione di soccorso e guida sotto l'effetto di stupefacenti e per di più senza patente. Ora si trova nel carcere di Rebibbia. É lei che lunedì sera ha investito e ferito cinque pedoni che attraversavano sulle strisce in viale dei Colli Portuensi in corrispondenza del semaforo all'angolo con via di Monte Verde.
 

 

Per Alexandra alla guida della sua Smart celeste, da quanto ricostruito dagli agenti del commissariato San Paolo e dai numerosi testimoni, c'era il segnale rosso. Ma lei, invece, di fermarsi è andata dritta come un'arma puntata sui passanti. La folle corsa si è fermata qualche decina di metri più avanti. Per liberare il ferito più grave rimasto incastrato sotto il veicolo, sono intervenuti due cittadini che di peso hanno alzato la Smart. Lei, come inebetita, è scesa dall'auto e si è fermata con le spalle addosso a un muretto, senza dire una parola. Con le mani nei capelli anche l'amica che era con lei in auto, una coetanea segnalata dai poliziotti come assuntore di cocaina. Perché nella macchina gli agenti hanno trovato sei grammi di cocaina. Chi ha dato ad Alexandra tutta quella droga? Ed era solo per lei? Gli investigatori adesso stanno cercando di capire anche questo.

«HA AVUTO UNA CRISI»
«Alexandra? Una ragazza normale, come tante. La droga? Lunedì si era sentita male per davvero al volante, la ragazza che era con lei lo ha detto chiaro e tondo: ha avuto una crisi epilettica, aveva la schiuma alla bocca e per questo ha avuto l'incidente, non voleva passare con il rosso, ma in preda alla crisi non è riuscita a togliere il piede dall'acceleratore. La droga non c'entra», giura Simone, un amico che fa parte della rete di Roma ai romani vicina a Forza Nuova, e che ieri mattina era a casa sua, al piano terra di un'elegante palazzina a 500 metri dal luogo dell'incidente, ad attendere notizie dall'avvocato insieme all'anziana madre, una dipendente della Fao in pensione. «Speriamo che il ferito più grave si salvi», aggiunge.

I PRECEDENTI
Ma a sfogliare i brogliacci della polizia, la vita di Alexandra, insegnante di pilates e personal shopper, appare costellata di più o meno piccoli guai con la legge. Nel settembre dello scorso anno era stata denunciata al commissariato Trevi per estorsione e rapina; in pratica, con un complice era entrata in possesso di un telefonino e poi aveva contattato il legittimo proprietario: «Se lo rivuoi dacci 300 euro». Nel 2015 la prefettura le aveva revocato la patente perché non si era sottoposta alle visite mediche per il rinnovo dopo che era stata segnalata per il consumo di droga.

Tre anni prima era stata ospite ancora una volta degli uffici del commissariato San Paolo per un furto in una farmacia e, giovanissima, nel 97 era stata denunciata in due differenti occasioni per rapina e spaccio di stupefacenti. Quattro anni fa, invece - era il marzo del 2013 - i poliziotti della Stradale di Settebagni l'avevano denunciata perché era fuggita via dopo avere causato in auto un incidente con feriti. A Monteverde in molti la conoscono. E già subito dopo l'incidente, lunedì, c'era chi era pronto a scommettere che non fosse lucida alla guida. Poi la conferma dal drug-test.

Una vita senza regole, la sua.
Con la passione per le Smart («ne ha avuta più di una e dell'ultima ne aveva anche denunciato il furto in passato», dicono i vicini), i cani, la moda e il fitness. «Una ragazza sempre ben vestita, con i capelli ben curati, ci teneva - dicono di lei in zona - ma è sempre stata problematica. Su quell'auto proprio non doveva salire, le rimarrà il rimorso».

Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 15:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA