Ragazzi uccisi sull'Aurelia, confessa il pirata della strada: «Prima mi hanno servito il drink, poi li ho investiti»

Giovedì 30 Giugno 2016 di Emanuele Rossi
Ragazzi uccisi sull'Aurelia, confessa il pirata della strada: «Prima mi hanno servito il drink, poi li ho investiti»

SANTA SEVERA - Gli hanno servito il drink e poi, un'ora dopo, sono stati uccisi dallo stesso cliente che li ha travolti in scooter a Santa Severa. «Sono stato io, ma non pensavo di aver ucciso due ragazzi in motorino». Ha confessato il pirata della strada che lunedì alle 2,45 ha investito sulla via Aurelia i due baristi Alessandra Grande di 23 anni e Matteo Carta di 25 mentre tornavano a casa sullo scooter dopo il lavoro. Un destino atroce li ha attesi a poche centinaia di metri dal bar Haiti di Santa Severa dove avevano appena staccato. Moreno Polidori, residente del luogo, un operaio nel settore della manutenzione del verde, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia dopo essere stato sentito per ben due volte in caserma. Dovrà difendersi dall'accusa di omicidio stradale plurimo.

 

Già alle 4 di quella maledetta notte l'uomo, al volante di una Kia Sorento distrutta nello scontro, era stato individuato dai militari. Ma aveva negato di essere stato lui a provocare l'incidente. Sarebbe stata ascoltata dagli investigatori anche la compagna per verificare l'alibi del 46enne. «Qualcuno mi ha rubato il suv, noleggiato a Viterbo, di fronte alla mia abitazione», aveva raccontato ai carabinieri. Aggiungendo che al momento della tragedia si trovava a casa, dopo esservi rientrato attorno alle 22. Polidori ha continuato a negare anche nel secondo colloquio con i carabinieri ma ieri invece è crollato nell'interrogatorio di garanzia col Gip civitavecchiese, Paola Petti, nel carcere Borgata Aurelia. «Pensavo di non aver colpito lo scooter perché aveva un faro spento ha ribadito Polidori in presenza del suo legale, Annalisa Di Gennaro e ho detto di essere rientrato a casa alle 22 senza poi riuscire perché mi ero messo paura. Il suv l'avevo noleggiato e non volevo guai».

I TESTIMONI
La versione dell'indagato non sembra convincere gli inquirenti che già nelle ore seguenti allo schianto avevano forse in mano delle prove, tra cui i filmati delle telecamere messe a disposizione dal comune di Santa Marinella. Anche alcuni testimoni avrebbero smontato la prima versione di Polidori. A cominciare dai suoi vicini di casa che lo avrebbero visto uscire alle 23,30 a tutto gas con il suv. E poi ci sono i racconti di un commerciante: «Prima dell'incidente i ragazzi erano passati da noi aveva detto l'esercente nelle ore precedenti all'interrogatorio di garanzia del pirata e anche l'uomo indagato, di cui si sta parlando, è stato visto in piazza». Lo stesso Polidori ieri avrebbe confermato di essere stato nel bar Haiti dove lavoravano Matteo ed Alessandra, ed era stata proprio la ragazza a portargli da bere al tavolo. Sull'uomo è stato eseguito anche l'alcol test.
 

Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA