Roma, far west fuori da discoteca all'Eur: «Quel folle sparava per uccidere»

Domenica 26 Febbraio 2017 di Marco De Risi
Roma, far west fuori da discoteca all'Eur: «Quel folle sparava per uccidere»

«Eravamo davanti alla discoteca e abbiamo sentito improvvisamente dei botti. Abbiamo pensato che fossero mortaretti. C'era una festa di carnevale e una ragazza era mascherata da poliziotta, a maggior ragione abbiamo creduto che fossero dei colpi a salve. Invece, subito dopo, abbiamo visto cadere in terra le persone ed il nostro amico si è accasciato colpito ad una gamba». E' la testimonianza choc di due amici del ragazzo spagnolo, Alejandro, 25 anni, una delle persone ferite dal folle vestito di nero che la notte scorsa ha aperto il fuoco all'uscita della discoteca Room 26, all'Eur. Il ferito e i suoi due amici erano arrivati nella Capitale giovedì scorso per l'incontro di calcio di Europa League tra la Roma e il Villarreal: tutti e tre fanno parte dello staff della squadra spagnola nel settore giovanile.

LA RICOSTRUZIONE
Erano da poco passate le 4.30 quando sono stati esplosi diversi colpi di pistola in strada, probabilmente una decina, da parte di un uomo, che era in compagnia di altre persone. C'è stato un fuggi fuggi generale tra i clienti che si trovavano all'esterno della discoteca. Quattro di loro sono stati centrati dai proiettili, ma fortunatamente nessuno rischia la vita. La polizia che indaga sulla vicenda nel pomeriggio ha fermato un 26enne, romano e con precedenti penali. La pistola non è stata trovata ma gli investigatori ritengono di avere indizi a carico del ragazzo, comprese alcune testimonianze. Le indagini comunque continuano per capire se altri abbiano sparato.

LA FESTA DI CARNEVALE
«I proiettili rimbalzavano sul marmo - proseguono gli amici di Alejandro - Quel pazzo poteva fare una strage. Erano da poco passate le 4 del mattino, davanti alla discoteca c'era un muro di gente». Una sequenza da brivido che solo per un caso non ha ucciso nessuno anche se uno dei feriti versa in gravi condizioni.
La polizia scientifica, durante il sopralluogo, ha trovato 10 bossoli sparati da una pistola semiautomatica. Ieri pomeriggio, i due ragazzi spagnoli, accompagnati da un amico romano, stavano fuori dalla sala operatoria del Sant'Eugenio mentre i medici stavano operando Alejandro. «Noi - continuano i ragazzi spagnoli mentre sostano in uno stanzone coi vetri - siamo usciti dalla discoteca e siamo andati ad un banchetto per comprare dei panini. Poi ci siamo messi accanto all'entrata del locale. Stavamo mangiando quando abbiamo sentito i colpi. Abbiamo visto una ragazza vestita da poliziotta con una pistola giocattolo in mano e abbiamo creduto ad uno scherzo di carnevale. Invece poi il nostro amico ha gridato e abbiamo visto la sua mano sporca di sangue. Quell'uomo tutto vestito di nero è apparso di fianco al locale ed ha fatto fuoco». Sempre secondo il racconto degli spagnoli, nel locale c'erano due spazi riservati a diverse feste. «Abbiamo saputo - dicono ancora - che alcuni ragazzi avevano fatto a botte e che la sicurezza li aveva allontanati. Noi non c'entriamo niente. Non abbiamo neanche visto il primo alterco. Abbiamo solo sentito i colpi di pistola e visto il nostro amico ferito».

Ieri pomeriggio si è presentato al pronto soccorso del Sant'Eugenio un ragazzo, con precedenti penali, di 26 anni, anche lui ferito ad una gamba da un colpo di pistola. Per tutto il tempo è stato piantonato dai poliziotti. Molto probabilmente si è ferito accidentalmente con la pistola quando è risalito sull'auto.
 

Ultimo aggiornamento: 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA