Gladiatori molesti e bande di scippatori pronti a colpire. Il Colosseo è terra di conquista per abusivi e ladri. Con buona pace dei turisti che ogni giorno vengono letteralmente assaltati. Per tutti la base operativa è Largo Gaetana Agnesi, la terrazza che affaccia sul Colosseo.
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BANDE E TERRITORIO
Ma questo non ha certo fermato i rapinatori che come accade ogni giorno erano seduti sui blocchi di pietra del giardinetto Gaetana Agnesi. Due batterie composte da almeno sei persone ciascuna. Due differenti etnie. Una probabilmente formata da rom, l'altra da nord africani. Smartphone sempre in mano, tagli alla moda, scarpe di ultima tendenza e magliette griffate. Ad un occhio poco attento possono sembrare comitive di ragazzi. Innocui. Insomma confondono lo sguardo dei turisti che spesso scelgono quella location per fare una foto con il Colosseo sullo sfondo. D'altronde è segnalato su molte guide turistiche. Si muovono rapidamente, in branco. Hanno un codice operativo ben definito. C'è sempre un capo. Solitamente un ragazzo più grande che ne coordina le azioni. Agiscono sia sulla piazzetta sia nella metropolitana sottostante. Puntano il turista, lo seguono. Spesso si avvicinano a quelli intenti a scattare le foto. Quelli più distratti che magari lasciano in terra borse o altri oggetti. Si avvicinano, fanno finta di parlare tra loro, poi uno mette a segno il colpo e sparisce in fretta. Subito dopo anche gli altri fanno perdere le loro tracce per poi ricomparire qualche via più in là. In altri casi gli assalti sono stati molto meno discreti. Tanto da essere addirittura fotografati da altri turisti. Rom e nordafricani si dividono il territorio senza troppe liti. D'altronde le prede non mancano. Basta scendere nella metro per notare altri gruppi che si aggirano, così come intorno al Colosseo. Sono tutti in contatto tramite gli smartphone che permettono di conoscere spostamenti. E non hanno nessuna paura nonostante i controlli.