Il sasso l'ha lanciato il sindaco Virginia Raggi: «Non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani e frigoriferi abbandonati per strada - ha detto in un intervista a Repubblica -. Mi sembra strano». A raccoglierlo e rilanciarlo ci ha pensato l'assessore all'ambiente Paola Muraro: «La questione degli ingombranti è dovuta fondamentalmente a un problema con l'ultima gara indetta da Ama - ha detto - Si vedono però delle situazioni anomale di abbandono di frigoriferi e altri ingombranti su cui bisognerà fare luce».
Insomma, secondo l'amministrazione a Cinque Stelle della Capitale dietro il caos-rifiuti che continua ad attanagliare la città potrebbe esserci qualcosa di poco chiaro: il moltiplicarsi di rifiuti ingombranti in strada per il Campidoglio non avviene per caso. Apriti cielo. Il passo dal "sospetto" adombrato dal sindaco al «gomblotto» sui social è breve. Tanto che in poco tempo tra i trending topics vola l'hashtag #frigogate.
L'ironia sul Raggi-pensiero spopola. E anche l'opposizione si arma di tastiera per affondare il dito nella piaga: «Per #Raggi c'è complotto del #frigorifero, domani arriva quello degli automobilisti che si danno appuntamento per creare ingorghi», twitta il consigliere regionale Fabrizio Santori. «Un complotto sui frigo lasciati per strada a Roma? Assolutamente no - cerca di fare chiarezza la Cgil - C'è una nostra denuncia che risale a maggio 2016: il servizio per il ritiro degli ingombranti è scaduto e l'Ama ha sbagliato la procedura della nuova gara».
«Ancora una volta trasformano la loro incapacità in raggelanti complotti», aggiunge la parlamentare Pd Anna Ascani.