Raggi ai microfoni di Radio Vaticana ribadisce: no alle olimpiadi

Venerdì 1 Luglio 2016 di Franca Giansoldati
Raggi ai microfoni di Radio Vaticana ribadisce: no alle olimpiadi
CITTA' DEL VATICANO - Ai microfoni della Radio Vaticana il neo-sindaco Virginia Raggi riprende il tema dei Giochi Olimpici e ribadisce ancora una volta la sua netta contrarietà. “Le Olimpiadi a Roma nel 
2024? Distanti nel tempo ma soprattutto nelle possibilità attuali 
di Roma, una capitale che proprio l’anno scorso, nel 2015, ha 
finito di pagare la rata annuale da 92 milioni di euro dei 
Mondiali di Italia ’90". 
Il sindaco ha appena avuto un colloquio con Papa Francesco nel Palazzo Apostolico e, subito dopo, ha accettato di rispondere ad alcune domande ai media d'Oltretevere.
"Fatevi i conti e capite quanto questi eventi pesano sulle 
spalle dei cittadini. Questo è 
fondamentale. Nessuno vuole portare Roma a livelli non 
competitivi con le altre città europee, ci mancherebbe altro, ma 
in questo momento nel quale abbiamo un debito di 13 miliardi di 
euro solo sulla gestione straordinaria, credo che chiedere ai 
cittadini di indebitarsi per almeno altri 20, 30, 40 anni non sia 
etico, non sia giusto". 

Quindi ha messo in chiaro: "I romani fino ad oggi e in campagna 
elettorale non mi hanno mai parlato di Olimpiadi. Se i romani mi 
dovessero chiedere un referendum lo valuteremo, ovviamente però 
esponendo tutti i pro e i contro, e i costi".

Sull'incontro con il Papa, invece, Raggi torna a casa con una impressione più che positiva.
"E’ andato molto bene, e’ stato molto 
emozionante. Era chiaramente la prima volta che incontravo il Santo 
Padre. Ho scoperto una persona veramente molto umana; sono rimasta 
profondamente colpita". Di cosa si è parlato? Soprattutto del "riscatto morale e spirituale di Roma" che, spiega il sindaco, "e’ 
importante ancora di piu’ dopo tutti i tragici e spregevoli eventi 
che vanno sotto il nome di ’Mafia Capitale’ ma che in realtà’ poi 
coinvolgono tanti anni di cattiva politica. E’ necessario che i 
romani, le persone, i cittadini, capiscano che c’e’ qualcosa che va 
aldilà’ del proprio bene: il bene comune, l’interesse generale; e’ 
qualcosa che supera il particolarismo e l’egoismo. Credo che noi 
abbiamo il dovere di riportare questi valori di comunità’ 
all’interno di un’amministrazione e di tutte le istituzioni".

La nuova amministrazione capitolina sembra riconoscere alla "Chiesa un ruolo 
importantissimo: "anche 
perché’ siamo vicini, ci guardiamo da un lato all’altro 
del Tevere! “ Prima di andare in udienza il sindaco si è preparato al colloquio con Francesco leggendo diversi interventi pontifici e soprattutto, l'enciclica verde di Francesco. “Devo dire che ho apprezzato molto le parole 
dell’Enciclica Laudato si, mi sembrano estremamente attuali e 
moderne; parlano di cambiamenti climatici, di urbanistica come, 
talvolta, di uno scempio al paesaggio quando viene fatta senza 
rispettare le regole, dello spirito di comunita’, delle persone piu’ 
fragili. Devo dire che in quell’Enciclica c’e’ molto della società’ 
romana di oggi".

L’ambiente, ha proseguito Raggi riferendosi alla 
raccolta di rifiuti, "e’ un tema tra l’altro che stiamo attenzionando 
in maniera particolare. In questi giorni sono in linea diretta con il 
presidente Fortini, perche’ ritengo fondamentale uscire da questa 
fase di pre-emergenza o quasi emergenza che a mio avviso e’ stata 
originata come conseguenza di una cattiva politica ed una cattiva 
programmazione. Quindi adesso e’ fondamentale uscire da questo stato 
di emergenza o di pre-emergenza e ricominciare a programmare in 
maniera ordinata con una visione del ciclo dei rifiuti che si 
inserisca all’interno di un disegno di economia circolare che, tra 
l’altro, anche la stessa Enciclica riprede; parla proprio di economia 
circolare, quindi di un’economia che non si fonda più’ sul consumo e 
sullo scarto, ma sulla possibilità’ dei beni, degli oggetti, delle 
cose di essere comunque riassorbiti all’interno di un ciclo 
produttivo e quindi di rientrare in circolo, magari con una forma 
diversa".

Secondo Raggi, esiste una Roma 
dimenticata dove "effettivamente le persone piu’ fragili hanno 
bisogno di piu’ attenzioni e queste maggiori attenzioni, di 
fatto, da parte delle istituzioni comportano una maggiore 
attenzione anche da un punto di vista economico.. Noi dobbiamo utilizzare i soldi per fare qualcosa non 
dobbiamo utilizzare le persone per fare soldi. Dobbiamo 
cambiare il paradigma". Alla domanda se ci sara’ un fattore 
famiglia nella sua gestione di Roma, il sindaco risponde cosi’: 
"Ci sara’ un’attenzione ai servizi che da sempre - purtroppo - 
scontano le politiche dei tagli, perche’ fino ad oggi invece di 
tagliare gli sprechi si andava a tagliare i servizi. Lo 
sappiamo che poi gli sprechi servono a mantenere i privilegi, 
no? E allora dobbiamo cercare di dirottare tutti i soldi, che 
fino ad oggi sono andati in sprechi, sui servizi, quindi 
aumentare l’offerta".
© RIPRODUZIONE RISERVATA