«Al secondo turno la responsabilità dei cittadini è grande. I cattolici non possono ritirarsi. E anche se ci sono delle differenze profonde tra i due finalisti». I vescovi francesi si mobilitano per fare andare gli elettori cattolici alle urne, anche se osservano la linea della neutralità espressa da Papa Francesco. Il presidente della Conferenza dei vescovi francesi, monsignor Georges Pontier, ha ripetuto che «il ruolo della Chiesa non è quello di schierarsi per l’uno o l’altro candidato, ma di ricordare a ciascun elettore ciò che la nostra fede ci chiede di tenere in conto». Di conseguenza chiede ai cattolici di votare, di scegliere tra Macron e Le Pen, ed esercitare «la propria responsabilità di cittadini». I vescovi si limitano a ricorare quali sono i criteri che devono guidare i cattolici alla scelta del candidato: il rispetto della dignità di ogni persona umana, l’accoglienza dell’altro anche se diverso, l’importanza della famiglia e della filiazione, l’apertura al mondo, la giusta distribuzione delle ricchezze, l’accesso al lavoro, alla casa. «Nessun programma soddisfa tutti questi criteri. Spetta pertanto a ciascuno, alla luce del Vangelo, esercitare la propria considerazione e votare secondo coscienza».
Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 10:58
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