Milano, Sala: polemica sui cinesi sciocca, ​l'integrazione è la nostra forza

Lunedì 8 Febbraio 2016
Giuseppe Sala
Giuseppe Sala è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 questa mattina per commentare i risultati delle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco a Milano, vinte con il 42%.

Cosa le ha detto Renzi ?
"Congratulazioni, niente di particolare, una chiamata veloce. è stata una bella serata e poi bisogna anche un po' far tesoro di questi momenti perché ho già capito che la politica è bella dura, quindi cerchiamo nei momenti positivi di mettere un po' di energia e tenerla lì per i momenti più difficile".

Evidentemente non casuale quel richiamo a ritrovare lo spirito di Expo. Uno spirito che lei ha sentito dispero durante la campagna elettorale delle primarie?
"Diciamo che un po' di polemica c'è sempre, ci mancherebbe, però alla fine Milano ha fatto ancora Milano, cioè grande partecipazione. Ieri 60.000 persone nonostante la pioggia, quattro contendenti, come sempre qualche smagliatura c'è ma bisogna sempre guardare avanti e il centro sinistra milanese mi pare che in questi giorni abbia dato una bella prova di forza".

Adesso arriva il bello, nel senso che bisogna aspettare i nomi degli avversari e in ogni caso inizia la campagna elettorale dove bisogna girare la città e capire di cosa ha bisogno Milano.
"Questo è il punto, quello che farò senz'altro adesso è quartiere per quartiere cercare di produrre dei piani condivisi il più possibile dove si mette in campo tutto il realismo. Quello che si può fare e quello che non si può fare si dice che non si può fare con coraggio, ma poter dare ai quartieri una risposta rispetto alle loro aspettative prima delle elezioni. Di cosa c'è bisogno? Di continuare in questo spirito internazionale di Milano, è la sua caratteristica, internazionale e innovativa. Dopodiché ci sono due  grandi temi: quello del lavoro, anche nella grande Milano c'è una disoccupazione giovanile di quasi il 20% che non è poco, e il tema della casa con un occhio di riguardo alle periferie".

Le ha fatto più male essere attaccato su Expo anche dal vicesindaco dell'amministrazione di Expo o la polemiche delle cinesi nelle ore delle primarie.
"Quella dei cinesi è una polemica veramente sciocca. Se in America tutti vanno a votare per Obama è una grande festa della democrazia, qui noi ricordiamo che abbiamo un 20% di immigrati e hanno votato il 4%. Io la vedo al contrario, mi augurerei che andassero sempre di più, questa è una polemica pretestuosa e ci ho visto un po' di atteggiamento razzista che non ha nulla a che fare con una città come Milano. Bisogna andare avanti e questa città ha sempre trovato la sua forza nell'immigrazione, prima da sud, ora dal resto del mondo, ma così è".

Che è un po' quello spirito internazionale di Expo.
"Quello che ha fatto Expo è stato che non oggi, ma prima ha dimostrato la sua attenzione tra quelli che arrivano dal resto del mondo. Io continuerò a farlo perché ci credo moltissimo, possono portare un grande valore, devono rispettare le nostre leggi, la nostra generosità, ma chi non ha la pelle come noi in questo momento a volte ha anche una marcia in più, quindi grande rispetto".

Lei durante la campagna elettorale ha sempre respinto gli attacchi della Balzani, in particolare sui conti di Expo.
"C'è stata un po' di polemica su questi conti. Noi in questo momento abbiamo consegnato questo pre consuntivo, che è quanto si può fare in questo momento, che spiega moltissimo. Il bilancio arriverà presto ma sono molto serena. Dopodiché con la Balzani ci metteremo subito a lavorare, conto su di lei, c'è il momento delle discussioni e poi quello del lavoro insieme".

Dal Beppe Sala dell'anno scorso ci passano sei mesi di Expo, il contatto con il pubblico...
"Bello a 57 anni imparare ancora tanto, mi sento un privilegiato in questo senso. Io poi ho lo spirito del ragazzino sempre curioso, sono fortunato ma me le vado anche a cercare. Continuare ad imparare è una cosa straordinaria".

Ma se un anno fa un indovino avesse predetto il successo di Expo con le dieci ore di coda al Giappone, la vittoria delle primarie, cosa avrebbe detto?
"Lo avrei baciato in fronte ma sarei stato un po' scettico. Devo dire che i successi sono stati anche al di là delle mie aspettative. Certo, vedendolo dopo è il frutto di un grandissimo lavoro che abbiamo fatto e nulla viene per caso. Però, viste le premesse, anche noi eravamo un po' spaventati, ma è bastato aprire e vedere la bellezza di Expo e il sorriso con cui la gente camminava per Expo per capire che sarebbe stato un successo".
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