Migranti, Renzi: serve un numero chiuso

Venerdì 7 Luglio 2017
Operazione della Guardia Costiera libica al largo di Zawiya, a nord ovest della Libia (Ansa)

«Chi dice che lo ius soli rovina l'Italia non si rende conto che è una norma di civiltà, non c'entra con la sicurezza ma dobbiamo anche dire che ci deve essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti». Così Matteo Renzi, a 'Ore Nove', sullo scontro in Ue sui migranti.

Il segretario torna sui temi affrontati ieri nella direzione Pd in cui si è consumato l'ennesimo scontro sul nodo alleanze. «La posizione dell'Ue, ho visto anche il dibattito di Emma Bonino, non dipende dalla scelta dell'ultimo governo ma da un regolamento di Dublino poi modificato e reso forte nel 2013 che decide che chi arriva in Ue va accolto dai singoli paesi di primo approdo. È colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte. Nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi Ue potessero farsi carico ma è rimasto sulla carta».

«Nel 2018 si discuterà del bilancio, se altri paesi che si sono impegnati ad accogliere non lo fanno, credo sia giusto che l'Italia dica che non contribuirà a pagare 20 miliardi al bilancio Ue», dice poi l'ex premier. 

Lo scontro sul nodo alleanze. «Se parliamo solo di coalizione - ha ribadito Renzi - penso che ci prendano per matti, parliamo di lavoro e cose concrete, le alleanze sono temi che riguardano il ceto politico, del tutto legittimo certo.

Dire che è una congiura nei miei confronti, come dice il Fatto, mi sembra esagerato. I militanti ci chiedono parole chiare non su chi fa il segretario perchè questo lo decidono le primarie ma su cosa vogliamo fare».

Ultimo aggiornamento: 22:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA