Lega condannata per uso fondi pubblici, Salvini: «I giudici ci bloccano i conti, vogliono metterci il bavaglio»

Giovedì 14 Settembre 2017
Lega condannata per uso fondi pubblici, Salvini: «I giudici ci bloccano i conti, vogliono metterci il bavaglio»
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«Oggi, per la prima volta nella storia della Repubblica, i giudici stanno bloccando l'attività di un partito politico». Lo afferma Matteo Salvini in una conferenza stampa a Montecitorio nel dare l'annuncio di una sentenza, che da oggi diventa operativa, su irregolarità dell'utilizzo di fondi pubblici. «Si tratta dell'azione di una scheggia di magistratura: ora non ho disponibilità per pagare i palchi di Pontida». Salvini parla di «attacco alla democrazia».

«C'è chi, usando un pezzettino di magistratura, anche un solo giudice, vuole mettere il bavaglio al dissenso, ad alcuni milioni di italiani che credono nella Lega», sostiene ancora Salvini. «Forse - aggiunge - dava fastidio che tanti militanti da tutta Italia venissero a Pontida, per una grande giornata di libertà».

«Pensate a come sta messo il centrodestra: tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma ladrona ma nessuno che dica che c'è un partito che ha rubato i soldi del contribuente. La Lega deve dare 48 milioni di euro del contribuente. E nessuno ne parla. Salvini è tutti i giorni sui talk show, è dappertutto tranne a Bruxelles, e nessuno che gli chieda dei soldi della Lega», sottolinea il segretario del Pd Matteo Renzi alla festa dell'Unità di Frascati (Roma). 

«Secondo Renzi, la Lega e alcuni milioni di italiani, sono colpevoli di aver rubato. Si vergogni. Un partito che si definisce democratico non si cura di quanto dice la Costituzione», replica Salvini.

«Non abbiamo in mano nessun provvedimento, nessun atto giudiziario.
Ci hanno informato i vari direttori di banca che oggi ci hanno chiamato per dirci che venivano chiusi i conti correnti», dice l'avvocato Filippo Marcenaro che insieme al collega Stefano Cavanna assiste il Carroccio a Genova. «È strano - sostiene il legale - che abbiano chiesto e preso i soldi alle varie diramazioni locali della Lega e non alla Lega Federale che, secondo la tesi della procura, sarebbe il fruitore dei rimborsi elettorali. I magistrati dovevano casomai andarli a prendere lì e non dai conti locali. Adesso vedremo come agire e se fare ricorso al Riesame».
Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 08:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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