Gentiloni in ospedale, attacchi choc su internet: i webeti colpiscono ancora

Mercoledì 11 Gennaio 2017 di Mario Ajello
Gentiloni
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I webeti colpiscono ancora. Se la prendono con Paolo Gentiloni perché sta male. Si augurano la morte del premier. Infieriscono in maniera orrenda su una persona soltanto perché è un politico. Scaricano contro di lui tutta l'idiozia della cattiveria. E la rabbia proveniente dai social e rovesciata addosso a Gentiloni infermo per il problema al cuore stride clamorosamente con la persona a cui si rivolge. Che è un tipo mite, un politico del tutto privo di quei vizi - dall'arroganza all'ostentazione del privilegio - che la cosiddetta a anti-politica pregiudizialmente attribuisce ai membri della "casta".

Sta nel suo letto al Gemelli il capo del governo, senza che la sua presenza stia minimamente intralciando la vita e il lavoro normale di quel Policlinico, dove lui non sembra essere un paziente molto diverso dagli altri. Ma perché prendersela con Gentiloni? Forse perché è amico di Renzi e continuatore della politica del suo predecessore, a molto inviso? Perché accanirsi su una persona - "Dovrebbe tirare le cuoia", è l'augurio circolante - che ha avuto un problema fisico, scambiandola con il simbolo del vituperato Palazzo?

La disumanizzazione dell'Italia si vede anche in questo episodio particolare che non è di rabbia sociale (sarebbe nobilitarlo) ma di collettivo delirio, per fortuna riguardante una minoranza urlante e irrispettosa di ogni criterio di civiltà a cominciare da quello della solidarietà per chi ha un malore o un malessere.
Chiunque egli sia. Se la verità spesso è post, l'odio invece è presentissimo. E fa paura.
Ultimo aggiornamento: 18:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA