Ala e Lotti, doppia mina per Gentiloni al Senato

Venerdì 3 Marzo 2017 di Marco Conti
Ala e Lotti, doppia mina per Gentiloni al Senato

ROMA «Lunga vita al governo!». Quando a metà dicembre Denis Verdini salutò così l'arrivo del governo Gentiloni annunciando che il suo gruppo non avrebbe votato la fiducia, a palazzo Chigi si sfregarono le mani. La sentenza del tribunale per il crac della banca di Credito cooperativo fiorentino era ancora lontana, ma erano già troppe le grane giudiziarie dell'ex consigliere di Berlusconi per permettere al toscano l'up-grade richiesto. Ovvero passare dal mero sostegno in Parlamento all'ingresso nel governo con tanto di ministri e sottosegretari.

UNIONI
Malgrado il pressing il tentativo di Verdini non andò in porto anche per le resistenze del Quirinale che puntava a cambiare il meno possibile rispetto al precedente esecutivo. L'uscita di Verdini dal recinto della maggioranza non ha causato mai grandi problemi all'esecutivo anche perché a palazzo Madama, dove i numeri sono molto più risicati, non si respira gran voglia di andare al voto nemmeno tra le fila dell'opposizione. E così la condanna a nove anni di Verdini non turba i sonni né del governo né della maggioranza anche se Ala qualche voto di fiducia lo ha concesso, compreso quello sulle unioni civili, e potrebbe essere utile in vista di alcuni passaggi delicati come il Def ad aprile e la legge di Bilancio ad ottobre.

Resta il fatto che Gentiloni resta fedele al principio dell'innocenza sino a sentenza passata in giudicato. La condanna di ieri è solo in primo grado e gli avvocati di Verdini hanno già annunciato appello. Ovviamente il tema dell'alleanza con Verdini agita lo scontro dentro il Pd anche in vista della primarie e scatena l'opposizione. Compresa quella leghista anche se il Carroccio, con Verdini e i suoi, ha compiuto lunghi tratti di strada nel ventennio-berlusconiano.

Ma se Verdini è rimasto fuori dal governo-Gentiloni, come lo era nell'esecutivo-Renzi, Luca Lotti no. Anzi, l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Renzi è ora ministro dello Sport e ha la delega all'Editoria. Il coinvolgimento di Lotti nella vicenda-Consip rischia invece di dare al governo molti più grattacapi di quanti non sia riuscito a procurarne Verdini. Con il rischio di un intreccio di destini che potrebbe rendere ancor più precaria la permanenza dello stesso Lotti al governo. Il M5S ha infatti annunciato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro che verrà presentata alla Camera e al Senato. «Vogliamo che Lotti e tutto il giglio magico si allontanino dal governo», dice Luigi Di Maio, mentre il blog di Grillo parla di «atomica Consip sui partiti».
Un doppio appuntamento che a palazzo Madama può tingersi presto di giallo qualora Ala dovesse far mancare il proprio supporto proprio per mandare un segnale al governo senza farlo cadere. Senza i verdiniani e privi dell'apporto dei quattordici senatori di Mdp (ex sinistra Pd), la maggioranza rischia di andare sotto con le conseguenti dimissioni di Lotti. Se così fosse il clima si farebbe subito incandescente per l'immediata e prevedibile reazione dei renziani.

VOTO
Tutte ipotesi che per ora restano sulla carta in attesa di nuovi sviluppi giudiziari mentre il Pd fa quadrato e chiede ai grillini di presentare anche una mozione di sfiducia in Campidoglio contro la Raggi per via dei suoi rapporti con Marra. Polemiche e scontri che non sembrano in grado di provocare una fine anticipata della legislatura anche se le sentenze e inchieste giudiziarie, prima sulla giunta Raggi e poi sul Pd e il papà di Renzi, stanno avvelenando i pozzi di una campagna elettorale di fatto già iniziata e che - salvo sorprese - dovrebbe concludersi con il voto a febbraio.
Uno scenario che registra anche non pochi riposizionamenti e che rischia di anestetizzare anche l'attività del governo che tra qualche settimana dovrà ospitare un importante appuntamento europeo a Roma e che è alle prese con la messa a punto della manovra correttiva chiesta da Bruxelles e con il Documento di economia e finanza di primavera.

 
Ultimo aggiornamento: 19:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA