Con questa legge abbiamo fatto la storia del diritto e della società tunisina. E’ così che Imen Ben Mohamed - 33 anni, deputata del partito Ennahdha e membro della commissione Diritti, libertà e affari Esteri del Parlamento tunisino - commenta l’approvazione della Legge di eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne. Imen Ben Mohamed si è laureato in cooperazione internazionale alla Sapienza: all'età di 15 anni infatti si è trasferita a Roma insieme alla famiglia per motivi politici.
«Legge di eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne: ci tengo che il nome del provvedimento venga detto per esteso. Questa è una legge completa – dice al Messaggero – perché fornisce una definizione molto ampia di violenza, da quella fisica a quella morale, ma anche politica ed economica».
La deputata spiega che ovunque le donne possono essere vittime di violenze o abusi, per cui la nuova legge cerca di abbracciare il contesto più ampio possibile. «L’innovazione della nostra legge - sottolinea Imen Ben Mohamed - sta anche nel fatto che non soltanto introduce nuovi reati e stabilisce pene più dure, ma indica anche le strategie con cui lo Stato può difendersi, introducendo un aspetto educativo, affinché i crimini non vengano ricommessi».
La stesura della legge è stata portata avanti dalla commissione di cui è membro, ma dopo una serie di audizioni pubbliche in cui i diversi settori della società civile hanno dato il loro contributo in termini di osservazioni, comprese associazioni in difesa dei diritti delle donne e dei bambini.
Ultimo aggiornamento: 23:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Legge di eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne: ci tengo che il nome del provvedimento venga detto per esteso. Questa è una legge completa – dice al Messaggero – perché fornisce una definizione molto ampia di violenza, da quella fisica a quella morale, ma anche politica ed economica».
La deputata spiega che ovunque le donne possono essere vittime di violenze o abusi, per cui la nuova legge cerca di abbracciare il contesto più ampio possibile. «L’innovazione della nostra legge - sottolinea Imen Ben Mohamed - sta anche nel fatto che non soltanto introduce nuovi reati e stabilisce pene più dure, ma indica anche le strategie con cui lo Stato può difendersi, introducendo un aspetto educativo, affinché i crimini non vengano ricommessi».
La stesura della legge è stata portata avanti dalla commissione di cui è membro, ma dopo una serie di audizioni pubbliche in cui i diversi settori della società civile hanno dato il loro contributo in termini di osservazioni, comprese associazioni in difesa dei diritti delle donne e dei bambini.
