Incoronazione per Trump, ma ora dovrà unire i repubblicani

Giovedì 21 Luglio 2016 di Anna Guaita
Incoronazione per Trump, ma ora dovrà unire i repubblicani

CLEVELAND (Ohio) Siamo arrivati alla volata finale: stasera la Convention repubblicana di Cleveland consegnerà a Donald Trump la nomination del partito. Adesso le primarie sono davvero finite: ieri sera Mike Pence, che corre con Trump come vicepresidente, ha lanciato il suo appello per l'unità e il superamento delle divisioni che durante i lunghi mesi delle primarie hanno dilaniato il Gop. Bisognerà vedere se Donald riuscirà in questo compito. Al roll call di martedì sera, cioè alla conta dei delegati Stato per Stato, l'uomo d'affari newyorchese ha messo insieme 1725 delegati, ben più dei 1237 necessari. E tuttavia anche con questa maggioranza, i numeri continuavano a riflettere lo scontento di un terzo del partito, che è rimasto fedele ai suoi rivali. E nella storia recente non è mai successo che alla Convention una percentuale ancora così alta di delegati rifiutasse di passare al prescelto (484 sono rimasti fedeli a Ted Cruz, 123 a Marco Rubio, e 125 a John Kasich). Per fare un paragone si può ricordare che nel 2012 Mitt Romney prese 2061 delegati e nel 2008 John McCain 2343 sul totale di 2472. Ieri sera però gli ex rivali sono stati invitati a parlare alla Convention, e hanno condiviso il palco con Pence. Sia il senatore texano Ted Cruz che quello della Florida, Marco Rubio hanno avuto un posto eccellente nell'ora di massimo ascolto. Ovviamente i maligni hanno sostenuto che i due hanno accettato di stringersi intorno a Trump che durante la campagna li aveva offesi e maltrattati solo perché pensano di ricandidarsi nel 2020, e vogliono farsi vedere leali dal resto dei repubblicani.
GLI SLOGAN
La giornata è stata dedicata al tema «make America first again», cioè nelle parole di Pence «ridare all'America il ruolo di faro mondiale di progresso e opportunità». E tutti si auguravano che finalmente l'appuntamento prendesse toni più propositivi. Nei primi due giorni infatti praticamente tutti gli oratori hanno usato il palco per attaccare la presente Amministrazione e la candidatura di Hillary Clinton. Contro la candidata democratica è stata scagliata ogni possibile accusa, e si è arrivati addirittura ad augurarsi che venga «giustiziata per tradimento», come ha detto il consigliere di Trump, Al Baldasaro. Ma numerosi opinionisti, anche nomi illustri del partito, hanno raccomandato ieri a Trump di concludere la fase delle negatività e passare a quella dell'ottimismo: «Non si vincono le elezioni solo trasformando il tuo oppositore in un diavolo incarnato - ha spiegato l'ex presidente del partito repubblicano, Michael Steele - a un certo punto devi spiegare come vuoi portare avanti il Paese». Parte di questo compito è caduto ieri sera sulle spalle di Mike Pence, il 57enne governatore dell'Indiana candidato alla vicepresidenza. Pence in mattinata aveva accolto Donald Trump a Cleveland con una piccola cerimonia in un parco vicino alla Convention. In puro stile trumpista, Donald è arrivato in città a bordo del suo aereo personale, poi invece di scegliere la carovana di limousine ha voluto recarsi in centro a bordo di un elicottero. Il tentativo di fare il grande ingresso clamoroso davanti a tutte le telecamere è stato trasparente. Intorno a lui le figlie e i figli con i rispettivi consorti. Stranamente era assente la moglie Melania, forse per proteggerla dagli ultimi strascichi dello scandalo del plagio del discorso di lunedì sera.

 
DUE AGENTI FERITI
Tensione davanti alla sede della convention. Diverse persone sono state arrestate e due poliziotti sono rimasi feriti quando nel pomeriggio, proprio davanti al complesso che ospita la convention repubblicana, le forze dell'ordine sono intervenute per sedare un confronto tra manifestanti verificatosi dopo che una bandiera americana è stata data alle fiamme. La protesta è rapidamente montata con i dimostranti che hanno cominciato a scandire slogan, sia contro il candidato repubblicano Trump che a suo sostegno, mentre la polizia è intervenuta in maniera massiccia, con agenti a cavallo e in assetto antisommossa caricando anche in parte la folla assiepatasi attorno ad un gruppo di manifestanti, prima di bloccare l'intera zona rimasta poi isolata a lungo.
 

Ultimo aggiornamento: 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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