La Missione investigativa congiunta Opac-Onu (Jim) costituita per individuare i responsabili degli attacchi chimici in Siria ha identificato almeno cinque casi potenziali che meritano di essere approfonditi e altri due sui quali si potrebbe indagare: è quanto emerge dal primo rapporto della Missione circolato ieri sera alle Nazioni Unite.
Nei primi cinque casi sarebbero stati usati il gas di cloro e l'iprite in aree controllate dai ribelli, ma per il momento l'organizzazione non fa alcun cenno ai possibili responsabili. La prossima fase inizierà il mese prossimo con analisi dettagliate dei casi, visite sul posto e interviste a testimoni.
I ribelli hanno accusato il regime di usare bombe con gas al cloro, ma il governo di Bashar Assad ha sempre negato l'uso di armi chimiche.
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