Aleppo, tregua violata: spari su convogli di feritii durante l'evacuazione, uccisi 4 civili

Giovedì 15 Dicembre 2016
Aleppo, tregua violata: spari su convogli di feritii durante l'evacuazione, uccisi 4 civili

Colpi d'arma da fuoco hanno raggiunto il primo convoglio che stava lasciando le zone orientali di Aleppo: lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che riporta le ultime notizie in arrivo dalla città e fornisce un bilancio di almeno quattro morti e diversi feriti. Su Twitter la Syria Civil Defence, il corpo dei volontari dei 'caschi bianchì, scrive che durante le operazioni per preparare la strada per l'evacuazione con le ambulanze da Aleppo, un volontario è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco sparati da un «cecchino del regime».

Come ha spiegato ad al-Jazeera Ibrahim Abu Allaith dei 'caschi bianchì, gli spari hanno raggiunto il convoglio con a bordo civili feriti che venivano trasportati via da Aleppo Est. Abu Allaith ha parlato di «feriti che versano in condizioni molto gravi» e ha precisato che tra le persone in gravi condizioni c'è anche un autista del convoglio colpito. Un altro volontario, Hassan al Haj Ibrahim, ha denunciato a Syrian Revolution Network come il convoglio sia stato colpito per ben «tre volte durante ognuno dei tre tentativi» di portare a termine il trasferimento dei civili feriti e ha denunciato come i mezzi fossero accompagnati solo dai caschi bianchi, «che aprivano la strada». «Non c'era nessuno, né Croce Rossa, né Onu, nessuna organizzazione internazionale», ha detto il volontario, confermando come Abu Allaith, che gli spari hanno colpito le ambulanze e che i feriti sono in gravi condizioni.

Intanto ad Aleppo «viene fatta la Storia», afferma il presidente Bashar al Assad, citato dall'agenzia Ap.

Assad, in un videomessaggio postato sul canale Telegram della presidenza, ha aggiunto che «quello che sta accadendo è più grande delle congratulazioni». L'evacuazione degli ultimi ribelli asserragliati ad Aleppo est è cominciata stamane, insieme a quella di decine di migliaia di civili, oltre a centinaia di feriti.

La Syria Civil Defence, il corpo dei volontari dei 'caschi bianchi', chiede l'aiuto della Croce Rossa per l'assistenza alle persone bisognose di cure mediche ad Aleppo. L'appello è arrivato tramite Ibrahim Abu Allaith intervistato da Aleppo dalla tv satellitare al-Jazeera. Abu Allaith ha chiesto l'aiuto del Comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa «per una maggiore sicurezza delle persone» che vengono trasferite da Aleppo dopo la denuncia di spari che hanno raggiunto il primo convoglio provocando vittime. 

«È anche iniziato il ritiro di 5.000 miliziani e dei membri delle loro famiglie dai quartieri di Aleppo est»: lo riferisce il capo di Stato maggiore russo Valeri Gherasimov, citato dalla Tass. «Per il ritiro dei miliziani - ha aggiunto il generale - è stato organizzato un corridoio umanitario. L'itinerario del corridoio è lungo 21 chilometri, di cui sei passano per il territorio di Aleppo occupato dalle forze governative e 15 vanno verso ovest attraverso il territorio controllato dalle formazioni armate illegali». Gherasimov ha sottolineato che l'evacuazione viene eseguita «su decisione del comandante in capo delle forze armate russe, presidente russo Vladimir Putin». Secondo il generale, per il ritiro dei miliziani da Aleppo vengono usati 20 autobus e dieci ambulanze nonché i mezzi di trasporto dei miliziani stessi, circa 100 automobili.

Intanto il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha telefonato al suo omologo siriano Bashar al Assad per «congratularsi con il popolo siriano per la vittoria e la liberazione di Aleppo dai terroristi». Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana, precisando che la conversazione è avvenuta ieri sera. Rohani, aggiunge la Sana, ha affermato che «la vittoria è un passo importante sulla strada della lotta al terrorismo e il ritorno della pace e della sicurezza in tutto il Paese».


L'evacuazione dei ribelli dalle aree di Aleppo Est andrà avanti tutta la notte. Le operazioni vengono supervisionate solamente dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, ha rimarcato l'emittente, evidenziando che lo staff delle Nazioni Unite non è presente. L'intesa prevede l'evacuazione oggi di circa 15mila persone, inclusi 4mila ribelli.

L'alto rappresentante per la politica estera europea. «Con (il ministro degli Esteri iraniano) Zarif stiamo mettendo tutta la pressione possibile su tutti gli attori regionali e non solo regionali per cercare di proteggere i civili in questo momento ad Aleppo. E non solo ad Aleppo, perché ci sono altre città sotto assedio». Lo ha dichiarato Federica Mogherini al suo arrivo al vertice dei leader socialisti che precede il Consiglio europeo. «Il lavoro che stiamo facendo, tutta la notte e oggi, è volto a proteggere i civili in queste ore - ha aggiunto Mogherini - Poi c'è anche l'iniziativa europea, insieme ai partner della regione, per preparare la transizione politica e provare a mettere le basi per una riconciliazione ed una ricostruzione del paese soltanto una volta che la transizione politica inizierà. È un lavoro costante che stiamo facendo in queste ore, purtroppo con esiti altalenanti. Speriamo di avere buone notizie nelle prossime ore, non soltanto ad Aleppo ma anche da altre città, Ma è un lavoro difficile».

L'accusa della May. L'Ue deve «condannare in modo robusto quello che sta succedendo in Siria», dove «il presidente Assad e i suoi sostenitori in Russia e Iran portano la responsabilità della tragedia che sta avvenendo ad Aleppo». Così il premier britannico Theresa May al suo arrivo al vertice Ue, sottolineando che occorre «garantire» che chi ha commesso questi crimini «sia ritenuto responsabile» e «fare tutto quel che possiamo per assicurare il cessate il fuoco» in modo che l'Onu possa evacuare i civili.


Inoltre Il ministro degli Esteri Boris Johnson ha annunciato la convocazione degli ambasciatori di Russia e Iran a Londra per notificare loro la protesta della Gran Bretagna per la situazione di Aleppo. Londra, secondo una nota del Foreign Office, accusa Mosca e Teheran di non aver rispettato le normative umanitarie internazionali e di non aver favorito la consegna di aiuti ai civili della città siriana. 

Johnson si riferisce in particolare ai «mesi» in cui la parte orientale di Aleppo è rimasta sotto assedio ed è stato impedito l'afflusso di aiuti umanitari. Criticando direttamente la Russia e l'Iran, il capo del Foreign Office afferma che «non meritano alcun credito» per l'operazione di evacuazione che è in corso oggi «dopo che hanno inflitto così tante sofferenze» ai civili. «Entrambi i Paesi devono assicurare che ora l'Onu possa controllare il processo di evacuazione e che tutti i civili e i non combattenti siano veramente protetti».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA