Sesto Fiorentino, rivolta dei lavoratori cinesi: cariche delle forze dell'ordine

Mercoledì 29 Giugno 2016
Sesto Fiorentino, rivolta dei lavoratori cinesi: cariche delle forze dell'ordine
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Un controllo, uno di quelli effettuati per verificare la sicurezza nelle ditte cinesi, ha scatenato tafferugli con le forze dell'ordine. C'è stata anche una carica contro oltre 300 persone che via via si erano radunate in piazza. È accaduto a partire da metà pomeriggio di oggi all'Osmannoro, area industriale nel comune di Sesto Fiorentino, al confine con il capoluogo toscano, da tempo zona ad alta densità di laboratori e piccole aziende cinesi.

Un gruppo di cinesi si è poi barricato per un'ora in uno dei capannoni, facendo "prigionieri" anche quattro mezzi di soccorso e due gazzelle dei carabinieri, rimaste bloccati nel piazzale dell'immobile a causa del cancelli chiuso. Il bilancio parla di un ferito e un contuso da entrambe le parti, nessuno grave. Portato in ospedale pure un bimbo di 10 mesi, per precauzione.

A fare da detonatore, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, sarebbe stata la reazione di un imprenditore cinese: quando gli sono state contestate alcune irregolarità, non gravi, avrebbe spintonato gli addetti dell'Asl che stavano effettuando la verifica nella ditta con i militari dell'Arma, usando poi come scudo il figlio di 10 mesi portato poi in ospedale.

Sarebbe quindi scoppiata quella che in più di una persona ha definito una rissa, al termine della quale un gruppo di orientali si è barricato per un'ora nel capannone, bloccando anche un'ambulanza e altri tre mezzi di soccorso intervenuti per prestare le cure ai feriti, tra cui anche un carabiniere e un poliziotto oltre ai genitori del bimbo di 10 mesi.

Verso le 20, la situazione sembrava stesse normalizzandosi, con la riapertura anche del cancello del piazzale della ditta. Solo che nel frattempo in piazza, davanti al capannone, si erano radunate via via decine di orientali: oltre 300 alla fine quelli in strada contro cui poi è partita una carica di alleggerimento delle forze dell'ordine, fatte oggetto di lanci di pietre e altro. 

All'Osmannoro è arrivato anche il vice console cinese a Firenze, nel tentativo di riportare la calma. Tra i carabinieri si è messo poi a parlare alla folla un militare di origine orientale per spiegare come polizia e Arma intendevano procedere per ascoltare subito i testimoni di quanto accaduto e invitando a lasciare la piazza. Ma in pochi se ne sono andati, decine e decine quelli ancora in piazza a tarda ora: tra le richieste avanzate quelle di scoprire le responsabilità di quanto accaduto durante il controllo nel capannone.

Alcuni orientali hanno chiesto anche di verificare il trattamento che loro lamentano particolarmente violento durante i controlli effettuati anche nelle scorse settimane. Sul posto si è recato pure il neo sindaco di Sesto Lorenzo Falchi mentre tra i manifestanti è comparsa anche una bandiera della Repubblica popolare cinese, facendo scattare l'applauso.

 
Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA