Rigopiano, dalla prima vacanza dei fidanzati al giovanissimo pilota di linea

Venerdì 20 Gennaio 2017
Rigopiano, dalla prima vacanza dei fidanzati al giovanissimo pilota di linea

Sepolti vivi nell'albergo Rigopiano, le storie dei dispersi

I fidanzati/1
La prima vacanza
«Un amore puro»
La prima vacanza insieme. E per un’occasione speciale. Stefano Feniello ha fatto 28 anni martedì 17, un giorno prima che la valanga travolgesse l’hotel. Francesca Bronzi di anni ne ha 25. Lassù, sotto il monte Siella, erano saliti per festeggiare insieme. Lo raccontavano ieri i due papà, scendendo dalla montagna con le lacrime agli occhi. «È una tragedia, ho mia figlia l’ha sotto - dice Gaetano - era andata a fare una giornata con il ragazzo, c’è suo padre qui accanto a me. Volevano passare un weekend ma sono rimasti su». Erano un regalo per Stefano, i due giorni di wellness e benessere: acqua calda sotto i fiocchi di neve. «Non erano mai venuti qui - aggiunge papà Alessio - Ma la speranza c’è ancora e noi aspettiamo. Non ce ne andremo». Gli amici non si rassegnano e scrivono su Facebook «In cerca di un miracolo». Lui, Stefano, a novembre aveva postato una foto di coppia a Firenze, con una dedica rivolta a Francesca: «Amore puro». E un cuore rosso.
 

 


I fidanzati/2
«Dopo le scosse
volevano ripartire»
Erano in vacanza Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, una coppia di Castignano, in provincia di Ascoli. Due dei sette marchigiani dispersi dal pomeriggio di mercoledì per la valanga che ha travolto il Rigopiano. Lui è dipendente dell’Ariston, lei lavora ad Autogrill. Due giovani sereni e tranquilli, dicono i conoscenti. «Ci siamo sentiti che stavano per ripartire - racconta il fratello di lei - aspettavano che la strada fosse liberata per andare via». Ma erano preoccupati? «Della neve no - dice - erano preoccupati dalle scosse di terremoto della mattina». I due si trovavano nella località abruzzese per una vacanza di due giorni e stavano per ripartire alla volta del Piceno. Ma l’hotel, purtroppo, non l’hanno mai lasciato. La coppia, in base alle esigenze lavorative, si divideva fra Castignano, paese d’origine di Marco, e Pedaso. I due si trovavano nella località abruzzese per una vacanza di due giorni e dovevano rientrare.

Il pizzaiolo
L’ultimo messaggio
«Siamo in trappola»
Giorgia Galassi, studentessa di 22 anni a Teramo, con la passione della moda. Vincenzo Forti, pizzaiolo, 25 anni, gestore insieme al fratello Francesco della pizzeria “Peter Pan” sul lungomare di Giulianova. Ci sono anche loro, un’altra coppia della tragedia del Centro Italia, sotto le macerie dell’hotel Rigopiano. I due giovani erano partiti per qualche giorno di relax nella mattinata di martedì, raccontano gli amici. Lassù, tra le montagne, dovevano trascorrere il resto della settimana. Con loro dovevano mettersi in viaggio due coppie di amici, che si sono poi scoraggiate e hanno rinunciato di fronte alle difficili condizioni meteo. Immersi negli spazi dell’albergo imbiancato dalla neve e dopo le prime scosse di terremoto di mercoledì mattina, Giorgia si era messa in contatto con le amiche e con la mamma, impaurita. «Siamo prigionieri dell’hotel, non so cosa potrebbe accadere» ha scritto su Whatsapp. Poi un sospiro di sollievo al sapere che alle 15 sarebbe arrivato lo spazzaneve. Ma il mezzo non ha mai raggiunto l’hotel.


Il poliziotto
Il regalo per il bimbo
appassionato di neve
Lui poliziotto alle Volanti del Commissariato di Osimo, lei titolare del negozio “La bomboniera di Marina”, nel centro della città, attività molto nota in città. Come del resto la coppia, di origine teatina, sposata dal 2008. Domenico Di Michelangelo, 40 anni, e Marina Serraiocco, 36 anni, all’hotel sono saliti con il figlio Samuel, 7 anni. Il bimbo ha compiuto gli anni il 12 gennaio, adora la neve e la vacanza voleva essere così un regalo doppio. L’ultimo messaggio affidato a Facebook da parte della giovane donna oscillava tra la preoccupazione per la situazione e la tranquillità rispetto all’ipotesi della ripartenza verso casa: «Tanto, tanto spavento. Siamo bloccati dalla neve e i soccorsi non ancora riescono a venire. Molto probabilmente se ne parla domani. Noi stiamo bene». Sono le 15.47 di mercoledì. Poco prima la giovane donna aveva scritto il messaggio ad un fornitore, per rinviare una consegna a mercoledì. Più tardi invece, sulla pagina Facebook del Rigopiano, il post preoccupato di Alessandro Di Michelangelo: «Per favore se avete notizie di mio fratello Di Michelangelo Domenico, della moglie Serraiocco Marina e del figlio Samuel... siamo preoccupati... non si hanno notizie da oggi dalle 15... erano ospiti della struttura». Ma non avrà alcuna risposta. Dall’hotel solo silenzio.

I parrucchieri
La beffa dei coniugi
rimasti un giorno in più
Insieme nella vita e nel lavoro. Insieme anche in questa vacanza fatale che dovevano terminare martedì e che giocoforza hanno dovuto prolungare di un giorno a causa del maltempo. Al Rigopiano non dovevano esserci mercoledì Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie Silvana Angelucci, 46 anni, parrucchieri. La coppia di Castel Frentano, in provincia di Chieti, era arrivata in hotel domenica pomeriggio. Il programma prevedeva la partenza martedì sera ma, a seguito del peggioramento delle condizioni meteo, i coniugi hanno deciso di trattenersi fino a mercoledì. I figli della coppia, con altri familiari, si sono messi in viaggio verso Penne al centro di coordinamento per avere notizie certe sulla sorte degli scomparsi.
«Siamo tutti in apprensione, speriamo che questa storia finisca bene - dice il sindaco di Castel Frentano Gabriele D’Angelo - per il momento non abbiamo notizie e siamo tutti appesi a un filo di speranza. La coppia era molto nota per la loro lunga attività professionale ed era fortemente inserita nel tessuto sociale del paese». Tutta la cittadina ieri ha partecipato all’attesa di notizie e si è stretta attorno alla famiglia - a partire proprio dal primo cittadino - con la speranza sempre viva di ricevere notizie confortanti.

Il mister
L’allenatore di calcio
e la festa con gli amici
Tra i dispersi anche Piero Di Pietro, 55 anni di Loreto Aprutino, dipendente della Tua e allenatore di calcio conosciutissimo in tutto l’Abruzzo, con la moglie Barbara. Insieme a loro anche Sebastiano Di Carlo, 49 anni, titolare di una pizzeria, con la moglie Nadia ed il figlio Riccardo di dieci anni. Ogni contatto con loro si è interrotto nel pomeriggio dimercoledì, durante la bufera che ha aggravato la situazione attorno all’albergo. Anche i cinque ospiti di Loreto, come gli altri, avevano preparato i bagagli e attendevano l’arrivo di uno spazzaneve per poter lasciare l’albergo, preoccupati dalle condizioni meteo pessime. A metà giornata di ieri, le prime conferme. Il sindaco di Loreto, Gabriele Starinieri: «Da ogni parte d’Abruzzo arrivano telefonate per sapere se il “Mister” ce l’ha fatta».

Il pilota
L’ufficiale di Ryanair
inseparabile da Jessica
Venticinque anni e già pilota di aereo. Marco Tanda - anche lui ospite dell’albergo travolto dalla valanga insieme alla fidanzata -, guida i voli di Ryanair: è primo ufficiale. È nativo di Macerata, ma vive a Roma. Nella Capitale ha studiato all’Istituto aeronautico, proprio per coronare il sogno di raggiungere il brevetto di volo e di volare, di attraversare i cieli. Con Jessica Tinari, 24enne estetista di Vasto, facevano coppia fissa già dalle scuole superiori. Gli amici parlano di due persone meravigliose e tutti, dal pomeriggio di mercoledì, sono in apprensione per la coppia. Il fratello aveva parlato con Marco alle 15: il giovane aveva detto di essere in attesa dello spazzaneve per ripartire, dopo aver trascorso in montagna appena un giorno e una notte.

Il direttore
«Cercavo i soccorsi
così ora sono vivo»
«Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero neve, poi la situazione alle 17 è precipitata. Per questo non ero lì». Lo ha raccontato a Barbara D’Urso - a sua volta cliente - in collegamento telefonico per “Pomeriggio 5”, Bruno Di Tommaso, direttore dell’Hotel Rigopiano, travolto dalla valanga. L’uomo è il nipote di Roberto Del Rosso, gestore del resort. «L’avevo sentito alle 16 - ha detto Di Tommaso - attraverso messaggini, stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la tanta neve». Al momento della valanga, ha raccontato Di Tommaso, all’interno c’erano 11 dipendenti dell’albergo e 24 ospiti. «Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via», ha detto il direttore.

I dipendenti
Emanuele, suo padre
è alla Protezione Civile
Emanuele Bonifazi all’Hotel Rigopiano aveva praticamente deciso di vivere, come tutti i ragazzi che ci hanno lavorato fino alla valanga di mercoledì. Trentunenne di Pioraco, a Macerata, nella struttura alberghiera era arrivato quattro anni fa, addetto alla reception. Ironia della sorte, è figlio del responsabile della Protezione civile di Pioraco. Nel suo paese di origine il ragazzo è molto conosciuto anche per il fatto che la mamma è un’insegnante.
Undici i dipendenti della struttura presenti al momento della valanga. Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via. La sorte è stata la stessa per tutti. L’unico dipendente che si trovava all’esterno, è Fabio Salzetta, 28enne manutentore dell’hotel: si è salvato perché nel locale caldaia.

 

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA