Caso Quarto, si dimettono altri 2 consiglieri: la giunta M5S sempre isolata e vicina alla crisi

Lunedì 18 Gennaio 2016 di Claudio Marincola
Caso Quarto, si dimettono altri 2 consiglieri: la giunta M5S sempre isolata e vicina alla crisi

Fuori altri due. Il primo cittadino di Quarto Rosa Capuozzo ha perso altri due consiglieri e ora la maggioranza M5S si regge sul filo. Stefania Galino e Raffaele D'Alise hanno presentato le dimissioni e dunque non verranno espulsi dal Movimento. Il gruppo dei fedelissimi si è ridotto dunque a 11 e non saranno possibili altri surroghe poichè la lista dei non eletti ormai si è prosciugata. I due consiglieri subentrati ai dimissionari Nicolais e Fontana hanno già fatto sapere di non essere disponibili a entrare in consiglio sotto un simbolo diverso dai 5Stelle. La giunta "pirata" potrebbe insomma precipitare già nei prossimi giorni, visto che vanno sostiuiti anche tre assessori dimissionari. Stretta ovunque sulle candidature .

D'ora in poi bisognerà verificare se i candidati abbiano lavorato in passato per aziende legate alla malavita organizzata, mafia 'ndrangheta o camorra. O se siano state indagate per Mafia capitale. Le liste verranno inviate alle prefetture e dove sarà necessario anche alla Dia, la Direzione distrettuale anti-mafia. Il Movimento si sente sotto tiro corre ai ripari. Domani sra Rosa Capuozzo verrà ascoltata dalla commissione parlamentare Anti-mafia, sul suo profilo Facebook ha continuato a prendere le distanze dal vertice grillinoE già ci si chiede se onfermerà l'ultima versione fornita pm, cioè he i vertici del Movimento erano al corrente delle minacce che le venivano fatte. Chi sta vivendo una situazione di grande imbarazzo è il presidente della commissione di Vigilanza Roberto Fico, membro del Direttorio. Il modo in cui è stata gestita la "crisi", i ritardi nel definire una linea condivisa, gli scontri con gli altri deputati campani, l'idea che abbia il polso l polso della situazione mettendo in difficoltà anche Luigi Di Maio, il vice presidente della Camera che a Pomigliano d'Arco è quasi in odore di santità.

Di certo le grarchie del Direttorio ora sono cambiate.

Grillo e Casaleggio hanno preteso che errori del genere non si ripetano più. Parole che sono suonate come un ultimatun alle orecchie di Fico già contestato per il modo soft con il quale interpeta il suo ruolo a San Macuto. Per il resto il M5S non cambierà la sua strategia. Marcare a uomo i sindaci del pd per rendere pan per foccacia.

Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA