Tutti pazzi per il meteo (anche quando sbaglia)

Venerdì 24 Marzo 2017 di Valentina Arcovio
Tutti pazzi per il meteo (anche quando sbaglia)
Ieri è stata la Giornata mondiale della meteorologia, l'appuntamento annuale con cui l'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) ricorda l'importanza che il meteo riveste nelle nostre vite. Ormai siamo tutti meteo-dipendenti: smartphone alla mano, non si progetta un week end o una partita a tennis se prima non si è compulsato un sito web di previsioni. Indicazioni sempre più realistiche anche se pur sempre previsioni: nelle 24-36 ore ormai sono attendibili all'80%, si scende drasticamente se si superano i tre giorni, tra il 50 e il 60%. Come a dire che oltre le 72 ore tanto varrebbe lanciare in aria una monetina.
Ma basta aprire il rubinetto in casa o uscire dal portone per comprendere quanto la nostra vita e il nostro quotidiano siano legati al meteo e alle sue, spesso difficilmente prevedibili, evoluzioni. Sia che si ragioni in chiave globale, che in chiave locale, la nostra vita dipende ed è condizionata da vento, sole, pioggia, neve gelo e nebbia. E tanto più aumenta la complessità delle nostre metropoli, delle reti che ci permettono di accedere ai servizi (trasporti, energia, acqua) tanto più diventiamo vulnerabili al meteo. Basta un colpo di vento per spezzare un ramo e paralizzare una città. Oppure sono sufficienti tre mesi di siccità, per far entrare in crisi il sistema di approvvigionamento idrico di una città come Roma e di mettere a rischio un intero ecosistema come quello del Lago di Bracciano.

PRIMAVERA ARABA
Ogni giorno la cronaca racconta crisi globali provocate da fenomeni meteorologici innescati dai cambiamenti globali. Come per esempio le primavere arabe, che trovarono terreno fertile tra i ragazzi che protestavano contro il rincaro dei prezzi legato alla siccità. O ancora le grandi migrazioni, innescate dalla crisi alimentare nell'Africa orientale. Con buona pace del Presidente degli Stati Uniti che vuole negare ogni evidenza scientifica in merito ai cambiamenti del clima, le nostre città sono vulnerabili ai capricci del tempo. Capricci, questi, strettamente legati al costante e preoccupante aumento delle temperature. Il riscaldamento globale, infatti, è collegato all'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi atmosferici. E, considerato l'attuale aumento delle temperature, le bizze del meteo sono destinate ad aumentare e a intensificarsi ulteriormente. Ricordate le violente trombe d'aria di Cesano e Ladispoli? Le prospettive non sono affatto confortanti.
Si è appena concluso un anno da record: il 2016 è stato l'anno più caldo di sempre. E il 2017 si preannuncia altrettanto «caldo»: nei primi tre mesi di quest'anno sono state registrate temperature da record. Questo progressivo aumento delle temperature ha portato all'aumento del livello dei mari e allo scioglimento dei ghiacci artici. A quest'emergenza non corrispondono politiche efficaci per la riduzione delle emissioni globali di anidride carbonica, causa principale del riscaldamento globale. Si calcola che dal 1990 le emissioni siano aumentate del 50% circa. E con l'attuale andamento si prevede che, entro la fine del secolo, la temperatura aumenterà di tre gradi, con effetti disastrosi sugli equilibri ambientali e sociali.

ATLANTE DELLE NUVOLE
Ecco che la Giornata mondiale della meteorologia di quest'anno è stata anche l'occasione per ribadire l'importanza di attuare politiche mirate al mitigamento dei cambiamenti climatici. In particolare, l'edizione di quest'anno è stata dedicata alle nuvole, importanti per il loro ruolo nella regolazione del clima. Le nuvole, infatti, sono decisive nel ciclo dell'acqua e nel determinare la distribuzione delle risorse idriche.
In occasione della Giornata, il Wmo ha deciso di lanciare la nuova edizione dell'Atlante internazionale delle Nuvole (l'ultima risaliva a 30 anni fa) che include centinaia di immagini di nuvole, tra cui alcuni nuovi tipi classificati, ma anche immagini di fenomeni meteorologici come arcobaleni, ombre, tornado di neve e grandinate. «Oggi gli scienziati hanno compreso che le nuvole svolgono un ruolo vitale spiega Petteri Taalas, segretario generale della Wmo nel regolare il bilancio energetico, il clima e le condizioni meteo terrestri». Le nuvole aiutano a gestire il ciclo idrico e l'intero sistema climatico. Capirle è essenziale per le previsioni meteo, modificare l'impatto dei cambiamenti climatici e prevedere la reperibilità delle risorse idriche».