Terremoto, dramma sfollati arrivano i tendoni: in ognuno 50 persone

Martedì 1 Novembre 2016 di Valentina Errante
Terremoto, dramma sfollati arrivano i tendoni: in ognuno 50 persone
IL PIANO
dal nostro inviato

RIETI Quattro comuni, tra le Marche e l'Umbria, inagibili quasi all'80 per cento. Ussita, 446 anime in provincia di Macerata, dichiarata al cento per cento dissestata. Le proporzioni dell'emergenza arrivano dalle ordinanze di sgombero firmate dai sindaci. Così la cifra temporanea fornita dalla protezione civile, 15mila assistiti (5mila ospitati negli alberghi, 10mila nelle strutture temporanee), risulta parziale rispetto al numero reale degli sfollati, altre migliaia di persone che non possono tornare a casa dopo le scosse di domenica mattina ma non si sono rivolte ai centri allestiti per l'emergenza: dormono in macchina o hanno trovato ospitalità da parenti e amici. In tutto circa 40mila. Le soluzioni per far fronte alle necessità abitative sono ancora in via di definizione e se non torneranno le tende, in centri come Norcia dove ieri i residenti hanno protestato, si predispongono le tensostrutture. Intanto sono stati definiti i numeri dei prefabbricati per i centri colpiti dal sisma del 24 agosto, arriveranno entro febbraio, e agli allevatori di Amatrice ed Accumoli sono stati destinati dieci camper per rimanere vicino agli animali.
CENTRI INAGIBILI
Per Camerino, Visso, Norcia, Pieve Torina, in tutto oltre 14mila residenti, i sindaci hanno decretato lo stato di inagibilità. Una media dell'80 per cento delle strutture è stata dichiarata inagibile. Per Ussita, invece, la percentuale definita dagli amministratori copre l'intera area. Intanto sono ancora in corso i sopralluoghi dei vigili del Fuoco che, a far fronte a migliaia di richieste di verifica sulla stabilità degli edifici, lavorano per definire la zona rossa, i centri delle Marche e dell'Umbria dove è vietato l'accesso. Misure cautelative che dovranno essere confermate dai sopralluoghi tecnici e dovrebbero portare il Consiglio dei ministri a ridefinire il cosiddetto cratere e a rivedere l'elenco dei comuni vittime del sisma.

Al posto delle tende familiari, predisposte lo scorso agosto e smontate due giorni fa, è già in corso l'allestimento di tensostrutture, ossia edifici mobili in grado di accogliere almeno cinquanta persone. È questa la risposta della protezione civile alla richiesta degli abitanti. A Norcia, dove proprio ieri sono andate in scena le proteste, ma le temperature in discesa hanno impedito di accogliere le istanze degli sfollati, ne saranno montate quattro in tempi brevissimi, una grande, tre di medie dimensioni. A Caldarola ne sono state predisposte tre, una a Muccia e una a Fiuminata, nelle Marche. Altre arriveranno entro oggi a Sarnano (tre) e Sant'Angelo in Pontano (una). Intanto sono state montate anche undici cucine da campo per fare fronte alle esigenze degli sfollati ospitati nelle strutture messe a disposizione dalle amministrazioni comunali.

In gergo si chiamano sae, soluzioni abitative di emergenza, erano state previste dopo il terremoto dello scorso agosto e arriveranno al massimo entro febbraio: prefabbricati di diverse dimensioni, per due persone, per famiglie di tre o quattro componenti o, ancora più grandi, per cinque o sei ospiti. Delle 90 strutture già previste per Norcia (destinate ad aumentare dopo le ultime scosse) ne sono state ordinate 68, 459 sono destinate ad Amatrice, 181 ad Accumoli, mentre la stima per Arquata è di 160-170 unità, ma l'ordine dal Comune non è ancora arrivato.
ASSISTENZA SANITARIA

Sul fronte sanitario invece la protezione civile ha istituito tre posti medici avanzati, ossia punti di ospedalizzazione rapida per gestire le emergenze. In Umbria, sono attivi a Norcia e a Cascia, nelle Marche, a Tolentino. Sono invece quattro i camper-farmacia organizzati direttamente dall'ordine nazionale dei farmacisti, a Camerino, Pieve Torina, Visso e Norcia, sostituiscono le farmacie inagibili. Sulla costa, a Porto Sant'Elpidio, dove sono stati trasferiti circa 5mila sfollati, è stato predisposto un punto di assistenza socio-sanitaria poliambulatoriale, dove un medico di base, un pediatra e uno psicologo, assisteranno gli ospiti degli alberghi.
Aumentano intanto i presidi delle forze dell'ordine per impedire episodi di sciacallaggio nei centri dichiarati inagibili e nelle case danneggiate e abbandonate dai proprietari. Ad agosto, e ancora, dopo le scosse del 26 ottobre, erano stati eseguiti alcuni arresti in flagranza.