Alitalia, controllori in sciopero: disagi e ritardi. 201 voli cancellati, Fiumicino paralizzata

Martedì 21 Marzo 2017 di Mirko Polisano
Alitalia, controllori in sciopero: disagi e ritardi. 201 voli cancellati, Fiumicino paralizzata
ROMA Lunedì nero, quello di ieri, per il trasporto aereo nazionale tra voli cancellati, cortei e agitazioni sindacali. Due gli scioperi che hanno paralizzato l'hub internazionale. Il primo di 24 ore, ad eccezione delle fasce garantite, indetto dal sindacato autonomo Cub Trasporti e che ha interessato il comparto aereo e l'indotto degli aeroporti, mentre il secondo di quattro ore- ha visto i controllori di volo incrociare le braccia. Più di duecento le tratte annullate a pochi minuti dall'imbarco. La situazione più difficile si è registrata al Leonardo da Vinci di Fiumicino che ieri ha vissuto una giornata di caos dentro e fuori lo scalo della capitale. Davanti al terminal 1 degli arrivi c'è stato il sit-in di protesta dei lavoratori Alitalia. Per oltre tre ore, i dipendenti hanno manifestato all'esterno dell'aviostazione, mentre all'interno i passeggeri bloccati ai gate hanno dovuto affrontare una vera odissea. Disagi per l'intera giornata. Sono stati 201 i voli in partenza e in arrivo cancellati, 181 solo quelli di Alitalia, mentre una ventina quelli di altri vettori. La compagnia arabo-italiana aveva già preventivamente soppresso il 40% dei voli programmati per la giornata di ieri, sia nazionali che internazionali, attivando un piano straordinario per riproteggere sui primi voli disponibili possibilmente in giornata il maggior numero di passeggeri coinvolti nelle cancellazioni.

LE CONTROMISURE
Per garantire i voli, Alitalia-Ethiad ha impiegato su alcune rotte domestiche e internazionali anche aerei più capienti. Così come Alitalia, anche altre compagnie aeree battenti bandiera estera hanno dovuto «rivedere» il proprio operativo cancellando preventivamente alcuni voli oppure spostandone la partenza. British Airways, che ha cancellato due voli in partenza da Roma-Fiumicino per Londra mentre Air France, Lufthansa e la Swiss International Airlines, hanno soppresso, rispettivamente, un Roma-Parigi, un Roma-Monaco e un Roma-Zurigo. Altri tre, i voli cancellati al Leonardo da Vinci dalla EasyJet diretti a Nizza, Parigi e Tolosa. La mobilitazione contro il piano industriale di Alitalia che prevede oltre duemila esuberi ha visto sfilare oltre 500 persone a suon di slogan «lavoro subito, lavoro adesso» mentre all'interno i check-in sono stati presi d'assalto da lunghe file di viaggiatori in coda che hanno sperato fino all'ultimo di poter raggiungere le loro mete di destinazione. Il corteo è stato anche interrotto per un falso allarme bomba. Una valigia, che per fortuna conteneva solo vestiti, è stata abbandonata davanti al T3. È stata fatta brillare dal reparto artificieri dei carabinieri. La sfilata di ex dipendenti e lavoratori a rischio ha invaso l'area dei parcheggi e della viabilità intorno l'aeroporto di Fiumicino, dove il traffico ha subito notevoli ripercussioni. Intorno, un cordone di sicurezza delle forze dell'ordine. Il sindaco di Fiumicino ha chiesto l'intervento del Governo, scrivendo al presidente del Consiglio Gentiloni affichè venga scongiurato l'incubo licenziamenti, mentre il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio si è detto favorevole a una serie di incontri tecnici nei prossimi giorni proprio per approfondire il piano industriale. «Si sta fissando un calendario per una serie di riunioni che partiranno già domattina - ha dichiarato il segretario generale Fit-Cisl Antonio Piras uscendo dall'incontro al Mise su Alitalia- anche se la soluzione resta lontana». E il prossimo sciopero del 5 aprile resta confermato.