Consip, il teste chiave e l’accordo con i pm: «Ora dica tutto»

Venerdì 14 Aprile 2017 di Valentina Errante e Sara Menafra
Consip, il teste chiave e l’accordo con i pm: «Ora dica tutto»

Adesso la procura di Roma blinda le accuse contro Alfredo Romeo. Perché Marco Gasparri, il funzionario Consip che ha preferito raccontare tutto ai pm piuttosto che concordare una versione di comodo con l’imprenditore napoletano, ripeterà davanti a un giudice di essere stato pagato 100mila euro per fornire informazioni riservate sugli appalti e dare a Romeo indicazioni sulle offerte da presentare. Ha già scelto la sua strada, la gola profonda: ha spedito il manager in carcere e, dopo le dichiarazioni in sede di incidente probatorio, potrebbe uscire in fretta da una vicenda giudiziaria che lo scorso dicembre lo terrorizzava. Ha già raccontato tutto, ma potrebbe aggiungere anche altri dettagli. L’obiettivo della procura è chiedere il giudizio immediato per Romeo e chiudere il primo capitolo della mega inchiesta, mentre va avanti con le indagini. Il funzionario, già allontanato dalla centrale di acquisto della pubblica amministrazione, invece, potrebbe concordare la pena. 

IL PROCESSO
È escluso che Gasparri possa avvalersi della facoltà di non rispondere, anche se sarebbe un suo diritto. Le sue dichiarazioni, autoaccusatorie, lo hanno trascinato insieme a Romeo in questa vicenda e, contemporaneamente, reso ancora più attendibile agli occhi della procura. Agli atti ci sono anche le intercettazioni in cui l’imprenditore napoletano, dopo una prima perquisizione, prova a convincere il funzionario Consip a concordare una versione di comodo. Ma l’urgenza di Gasparri era un’altra: liberarsi da quel macigno e confessare. Anche questo ha raccontato ai pm di Napoli. Lo ripeterà davanti al giudice per uscirne in fretta. Ma dopo gli inciampi scampati, in un’indagine spinosa e dalle pesantissime implicazioni politiche, il sostituto romano Mario Palazzi vuole blindare quelle dichiarazioni, evitare ogni rischio e procedere per gradi con l’inchiesta più scomoda, che è arrivata fino al governo e sembra lontana dalla conclusione.

I SOLDI
Non ci sono tracce dei soldi, visto che Romeo ha sempre pagato in contanti. Circostanza che ha già trovato altri riscontri: gli accertamenti della Guardia di finanza hanno stabilito che, nell’ultimo anno, l’imprenditore ha prelevato 450mila euro attraverso assegni intestati a se stesso. Per due volte Gasparri, assistito dall’avvocato Alessandro Diddi, ha ripetuto le pesanti accuse nei confronti dell’imprenditore. Di fatto si tratta di una confessione, perché il funzionario ha ammesso di essere stato corrotto, circostanza che rende ancora più attendibili le sue dichiarazioni: «Individuo l’evoluzione e il mutamento dei miei rapporti con Romeo - ha raccontato davanti ai pm di Napoli Celeste Carrano e Henry John Woodcock lo scorso 16 dicembre - nell’anno 2013, nel senso che, alla fine del 2012, lo stesso Romeo cominciò a dirmi che lui aveva necessità di un mio apporto stabile e continuativo; ricordo bene che la prima tranche di denaro Alfredo Romeo me la diede a Natale del 2012 (ricordo che mi diede 5mila euro in contanti nel suo ufficio romano per le attività inerenti ai rapporti della “Romeo Gestioni” con Consip». Nel primo periodo si tratta di dazioni una tantum, che in tutto il 2013 ammontano a 15 mila euro, sempre cash. 

I FAVORI
«Tale sistema di pagamento - continua Gasparri - è continuato, senza cadenze fisse e prestabilite, fino alla fine del 2014», quando è stato nominato direttore. «A quel punto i versamenti di denaro da parte di Romeo nelle mie mani sono sensibilmente aumentati - prosegue il funzionario - non nell’entità della somma che mi dava di volta in volta, che è rimasta di 5mila euro, ma nella cadenza dei versamenti, divenuta molto più frequente in ragione della mia nomina a direttore». Per Gasparri, «Romeo si aspettava che dal ruolo apicale da me ricoperto in Consip potesse derivare un incremento dei favori per lui. A fronte dei denari ricevuti, nella mia qualità di direttore Consip, ho sicuramente fornito a Romeo informazioni sulle gare di appalto che venivano bandite, inoltre mettendomi a sua disposizione in occasione della gara Fm4».
 

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA