Consip, si indaga sui legami familiari

Domenica 16 Aprile 2017 di Sara Menafra
Consip, si indaga sui legami familiari

ROMA Non è un'ispezione, tiene a chiarire il ministro della giustizia Andrea Orlando. Fatto sta che da quando è arrivata la telefonata di via Arenula che chiedeva chiarimenti sugli errori nelle indagini sul caso Consip, il procuratore generale presso la corte di appello di Napoli, Luigi Riello, si è messo al lavoro per preparare una relazione scritta da inviare a Roma. E' il primo passo di una vera e propria istruttoria disciplinare nei confronti del capitano ex titolare dell'inchiesta, indagato per falso. Manel testo dovrà essere chiarito se e fino a che punto la procura abbia effettivamente controllato il lavoro della polizia giudiziaria. Parallelamente, la procura di Roma ha dato nuovo impulso alle indagini sulla gara Fm4 indetta da Consip, la stessa che faceva gola a Romeo: i magistrati vogliono verificare se i legami personali tra alcuni dirigenti e le aziende che hanno partecipato alla gara possano averne influenzato il risultato.

LA RELAZIONE
Il ministro Orlando si è rivolto al procuratore generale presso la corte di Appello per fare quello che ha definito «l'unico passo possibile in questa fase». Secondo le norme attuative del codice di procedura penale, il pg è titolare per gli illeciti disciplinari degli ufficiali di polizia giudiziaria, un profilo che corre parallelo agli eventuali accertamenti da parte dell'Arma ed è relativo solo al lavoro compiuto nell'ambito di un'indagine. La prima relazione, avviata in questi giorni, è dunque il primo atto istruttorio in questo senso e rappresenta l'avvio formale delle indagini disciplinari. Se il pg dovesse rintracciare profili disciplinari, tutti gli accertamenti saranno affidati ad una commissione, della quale fanno parte anche appartenenti alle forze dell'ordine. Difficile, però, che la commissione decida prima che la procura di Roma, che ha indagato il capitano del Noe per falso, abbia completato gli accertamenti. L'ufficiale, tramite il suo avvocato, Giovanni Annunziata, ha già respinto tutti gli addebiti ammettendo l'errore ma escludendo qualunque forma di volontà o dolo e promettendo una memoria scritta.

LA PROCURA
Nel verificare il comportamento della polizia giudiziaria, il procuratore generale non potrà non occuparsi del lavoro fatto dalla procura di Napoli. Nella relazione da destinare a via Arenula, infatti, il pg Riello dovrà infatti dire se e quanto i pm abbiamo controllato il lavoro fatto dal Noe, posto che l'informativa finita al centro degli accertamenti dei pm di Roma per alcuni errori particolarmente rilevanti (soprattutto una frase su un presunto incontro con Tiziano Renzi attribuita ad Alfredo Romeo) era un atto non certo conclusivo, ma redatto pochi giorni prima che tutto il fascicolo finisse per competenza proprio a piazzale Clodio.

VERIFICHE SU CONSIP
Intanto, il pm di Roma Mario Palazzi, insieme all'aggiunto Paolo Ielo, prosegue le verifiche sulla gara Fm4 bandita da Consip, quella, appunto, da 2,7 miliardi complessivi, finita nel mirino di Alfredo Romeo. Le verifiche dei magistrati romani si sono allargate alle altre presunte cordate che puntavano ad influenzare la gara, come lo stesso Romeo dice più volte in lunghe intercettazioni ambientali col consulente Italo Bocchino, lamentandosi soprattutto delle pressioni da parte della bolognese Manutencoop (il cui ruolo in Consip è già finito all'attenzione della procura di Napoli) e della società di Ivrea Cofely, di Ivano Bigotti.

I LEGAMI FAMILIARI
Alcune aziende, avrebbero potuto contare anche su legami familiari e personali.

Romeo, intercettato, ne cita uno, ma le verifiche avviate dalla procura di Roma sono a tutto campo. Stando al racconto dell'imprenditore ora in carcere, la moglie del presidente di gara proprio della Fm4 (non è chiaro se per un solo lotto o per tutti) avrebbe a lungo collaborato con Bigotti. L'intercettazione sull'argomento è esplicita. Comincia Bocchino: «Temo una cosa più rischiosa per noi, che Bigotti avesse rapporti con la moglie del presidente di commissione». Romeo dice di averne parlato ; Romeo: «Gli ho detto - il riferimento sembra essere a Domenico Casalino ex ad di Consip - non è che la moglie di questo si è fatta qualche progetto, lui si è fatto una guardata»; Bocchino: «Ok può essere che la signora ha fatto progetti con Bigotti, ha chiuso perché che Bigotti ha preso Roma e Milano è una cosa colossale».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA