Cavalcavia crollato, Anas: «Ipotesi vizi dell'opera»

Mercoledì 19 Aprile 2017
Cavalcavia crollato, Anas: «Ipotesi vizi dell'opera»

P Ci sarebbe un vizio di costruzione dietro al cedimento della tangenziale di Fossano.

Il giorno dopo la tragedia sfiorata, nella quale due carabinieri sono rimasti illesi per miracolo, la loro auto schiacciata sotto tonnellate di cemento, è questa l'ipotesi che si fa largo tra i tecnici dell'Anas. Un crollo «anomalo e improvviso», come lo definiscono al termine dei primi sopralluoghi, mentre il sindaco Davide Sordella, chiede di «non spegnere l'attenzione» su una vicenda che sta causando gravi danni alla cittadina cuneese. L'area dello schianto è stata sequestrata e per riaprire la tangenziale, sottoposta ad un attento monitoraggio con tanto di sondaggi e l'impiego di radar, ci vorranno alcuni giorni. «Abbiamo avuto rassicurazioni che i tempi dell'inchiesta saranno brevi - rivela il primo cittadino - ma prima di tutto c'è la sicurezza dei cittadini. Ci attendiamo il massimo impegno di governo e Anas per ritornare velocemente alla normalità». L'Anas, che ha annunciato l'intenzione di costituirsi parte offesa nell'eventuale giudizio, ha avviato le proprie attività già ieri. «È un'opera relativamente nuova, di 27 anni, e ad un primo esame sembra che fosse in buone condizioni.
 
 


Dovremo scoprire cosa è accaduto, valutare bene le cause del crollo perché non capitino più altri episodi», non si sbilancia l'ingegnere Massimo Simonini, responsabile Ponti e Gallerie di Anas. «Aspettiamo gli esiti degli approfondimenti, certo è sconvolgente quanto accaduto», sottolinea l'assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, Francesco Balocco, che di Fossano è stato sindaco. «Il problema, probabilmente, non è di cattiva manutenzione - prosegue - anche perché la strada è piuttosto recente. Forse il problema, ma è tutto da chiarire, risale alla costruzione della stessa opera, qualche difetto la cui origine è oggetto dell'inchiesta in corso». «Attendiamo le perizie» si limita a dire Itinera, azienda del Gruppo Gavio che ha completato l'opera negli anni Novanta e che in Piemonte ha firmato anche altre importanti opere, come il ponte Maier di Alessandria, un lotto della Asti-Cuneo e l'ammodernamento della A4 da Torino a Novara Est. L'inchiesta della magistratura, coordinata dal sostituto procuratore di Cuneo Pier Attilio Stea, non esclude comunque anche le altre ipotesi. Crollo colposo il reato, al momento contro ignoti, per il quale si indaga.

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA