Vespa furioso per lo stop al duello Meloni-Schlein: «Par condicio violata? Ecco tutti i precedenti»

Ha ripercorso gli attacchi di Benigni e Travaglio a Silvio Berlusconi e le trasmissioni condotte da Santoro a ridosso delle elezioni politiche del 2001

Venerdì 17 Maggio 2024 di Ginevra Alberti
Vespa furioso dopo l'annullamento del duello Meloni-Schlein. Il presentatore ripercorre i casi in cui è stata violata la par condicio

Un boccone amaro da mandar giù: Bruno Vespa non ha proprio accettato la decisione di Agcom di annullare il confronto tv tra Meloni e Schlein. E così, a 'Cinque minuti', il giornalista ha ripercorso tutti i casi in cui in questi ultimi vent'anni non si sarebbe rispettato pluralismo e par condicio in Rai. «Si parla molto in questi giorni di par condicio.

E se ne parla in maniera così attenta, così puntuale, perfino così esasperata che è saltato il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein», ha esordito Vespa in trasmissione. 

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Letta e Meloni

Il giornalista ha ricordato che nel 2022 saltò a Porta a Porta il confronto tra Enrico Letta (Pd) e l'allora leader di Fdi Giorgia Meloni, sempre a causa della violazione della par condicio. Ma il duello venne poi messo in onda su Corriere Tv.

 

Il caso Travaglio

Vespa ha ricordato che il 14 marzo 2001 andò in onda su Satyricon, il programma di Daniele Luttazzi, un'intervista al giornalista Marco Travaglio che ricordò come, in base a testimonianze di pentiti, prima di organizzare le stragi, il mafioso Totò Riina aveva incontrato Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. La puntata scatenò reazioni pesantissime, che indussero i vertici Rai a sospendere il programma per una settimana. E l’11 aprile andò in onda l’ultima puntata. Nonostante il grande successo di pubblico, Satyricon non venne confermato nella successiva stagione. «Luttazzi e Travaglio non tennero conto dell'archiviazione che la procura di Caltanissetta aveva chiesto per quei fatti», ha commentato il presentatore televisivo.

 

Santoro

Non è mancata anche una stoccata a Michele Santoro reo, secondo Vespa, di aver condotto nell’aprile 2021 una trasmissione in cui “sei ospiti su sette erano contro Berlusconi e Dell’Utri, tanto che fu necessario mandare in onda una trasmissione riparatrice perché fu riconosciuta la scorrettezza di quell’impostazione”.

Biagi e Benigni

Poi il caso Biagi-Benigni sulla trasmissione Il fatto di Enzo Biagi a 3 giorni dalle elezioni: andarono in onda dichiarazioni dell'attore toscano come «Berlusconi probabile presidente del Consiglio: cosa innaturale» insieme a risate dello stesso Benigni sugli alleati di Berlusconi Bossi e Fini. Il leader di Forza Italia vinse «ma la campagna televisiva gli costò da 1 a 3 milioni di voti», ha sottolineato Vespa insieme alla definizione che Francesco Cossiga diede di una delle trasmissioni di Santoro: «un crimine politico».

Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 00:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA