Il Senato ha affossato la legge di Alessandro Zan e ora ai partiti resta da sventolare solo la bandierina.
La tagliola che è stata applicata su richiesta di Lega e FdI, è infatti prevista nel regolamento del Senato all’articolo 76 e prevede che “non possono essere assegnati alle competenti commissioni disegni di legge che riproducano sostanzialmente il contenuto di disegni di legge precedentemente respinti, se non siano trascorsi sei mesi dalla data della reiezione".
Ddl Zan, che cosa succede dopo lo stop
Quindi non è possibile ripresentare lo stesso testo nei sei mesi successivi alla bocciatura. Analoga disposizione è prevista anche alla Camera.
Quindi, teoricamente, potrebbe essere presentato un altro testo che però dovrebbe seguire poi i tempi delle calendarizzazioni. Il ddl Zan ha impiegato due anni per arrivare al Senato dopo che la Camera lo aveva approvato, sempre a scrutinio segreto, giusto un anno fa.
L’epilogo politicamente cruento del ddl rende comunque impossibile riprendere il confronto soprattutto nel centrosinistra. Le accuse incrociate tra Pd e Iv sui franchi tiratori hanno avvelenato il clima tanto da compromettere anche le future intese necessarie per eleggere il nuovo Capo dello Stato.
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